Economia

Papandreou, un clown: cancella il referendum sull’euro

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Atene – Grecia cacciata dall’Europa per almeno 10 anni in caso di referendum sul piano di aiuti europeo. Sarebbe questa la minaccia avanzata dal cancelliere tedesco Angela Merkel al premier greco George Papandreou, durante l’incontro di mercoledì scorso a Cannes, in Francia, e riportata oggi dal Daily mail. Ieri, Papandreou si è detto pronto a ritirare la proposta di referendum, chiedendo in cambio l’appoggio dell’opposizione in parlamento, anche in vista di un nuovo governo di unità nazionale. Stasera il parlamento greco voterà la fiducia all’esecutivo.

Dopo il botta e risposta con il ministro delle finanze Venizelos, il primo ministro greco Georges Papandreou si e’ detto pronto a ritirare il suo progetto di referendum sull’euro che ha seminato il panico in Grecia e in tutta la zona euro, provocando i crolli in borsa due giorni fa (milano -6,80%). Non sono noti i dettagli delle conversazioni tra Papandreou, Merkel e Sarkozy ma pare chiaro che Francia e Germania siano riuscite ad avere sufficienti argomenti nei confronti del primo ministro di Atene, per fargli cambiare idea e fargli fare la figura del bluffatore inaffidabile. Certo e’ che in un referendum a dicembre il popolo greco avrebbe decretato un no certo all’euro e il ritorno alla dracma. Il che avrebbe decretato il collasso dell’Europa e del sistema a moneta unica.

L’approvazione del popolo ellenico, in rivolta da mesi contro le misure di austerita’ varate dal governo in crisi, sarebbe stato un ingrediente indispensabile per garantire il piano di salvataggio europeo del paese.

“Anche se non andiamo al referendum, che non è mai stato un fine in sè… saluto con favore la posizione assunta dall’opposizione di destra” che si è detto pronto a ratificare in parlamento l’accordo della zona euro del 27 ottobre.

Papandreou non vuole dimettersi, ma si è anche detto pronto a parlare col capo dell’opposizione, Antonis Samars per “far avanzare la base di consenso del governo”, alludendo quindi a un possibile governo di unità nazionale.

“In questo momento storico credo ce tutti i partiti possano mettersi d’accordo” ha detto Papandreou.

Intanto al G20 i leader mondiali preparano un piano in sei punti per la crescita: linee di credito in piu’ ai paesi che costituiscono l’ultima cintura di salvataggio dell’area euro, Italia e Spagna. Roma si impegnera’ a raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013 e implementare le riforme strutturali annunciate il 26 ottobre scorso.

I mercati danno il loro verdetto ed e’ negativo: il tasso sui bond a due anni della Grecia ha toccato un nuovo record assoluto sopra il 100%.