Mercati

Panico a Wall Street: Nasdaq -4%, peggior seduta dal 2011

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Seduta da dimenticare ieri a Wall Street. La paura per il rallentamento della crescita globale e l’ondata di vendite che si è abbattuta sul comparto hi-tech hanno messo al tappeto i mercati Usa, che hanno chiuso in forte calo. I pacchi bomba a esponenti democratici, incluso l’ex presidente Barack Obama, e alla Cnn hanno innervosito ulteriormente alimentando le tensioni in attesa delle elezioni di meta’ mandato.

Nel finale, il Nasdaq ha perso il 4,43% a 7.108,40 punti in quella che è stata la sua seduta peggiore dall’agosto del 2011. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno il 2,41% a 24.585,38 punti, mentre lo S&P 500 ha chiuso in ribasso del 3,08% a 2.656,31 punti. Entrambi gli indici bruciano i guadagnai accumulati dall’inizio dell’anno.

I tecnologici sono ancora una volta i più colpiti dall’ondata di vendite, con At&t che perde l’8,09% e Netflix il 9,42%. I ribassi non risparmiano neanche Google e Facebook, che cedono rispettivamente il 5,22% e il 5,43%.

Il Beige Book della Fed è passato inosservato sui listini americani. Mentre preoccupano le critiche del presidente americano Donald Trump alla banca centrale e al suo presidente Jerome Powell.

A complicare il quadro sono le tensioni geopolitiche, con il caso del giornalista saudita Jamal Khashoggi che rischia di incrinare i rapporti fra gli Stati Uniti e l’alleata Arabia Saudita, creando nuove tensioni in Medio Oriente.