Economia

Padoan: “serve shock per la crescita, allarme stagnazione”

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ROMA (WSI) – “È necessario e possibile uno shock per la crescita”. E’ quanto ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo al dibattito in plenaria stamattina a Strasburgo, in qualità di presidente di turno del Consiglio Ecofin.

“Dopo sette anni di crisi pressoché ininterrotta restano solo tre anni per invertire la rotta ed evitare che, dopo il caso del Giappone, si possa parlare anche per l’Europa di un decennio perduto. Uscire da questa lunghissima crisi richiede nuove forme di cooperazione tra le istituzioni e i paesi membri. Cruciale è recuperare un clima di fiducia reciproca”.

Riguardo al piano per gli investimenti che è stato presentato oggi al Parlamento europeo dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, “potrà svolgere un ruolo decisivo per dare impulso alla crescita in Europa”, ma “richiederà un po’ di tempo per il collaudo; nel frattempo, si possono già indicare i progetti che saranno selezionati” per essere finanziati dal nuovo Fondo europeo, “in modo da indirizzare le risorse verso questi progetti”, in particolare nei settori delle “infrastrutture, istruzione, ricerca e svilupo, energia”.

Continuando: “E’ importante attivare risorse pubbliche per mobilitare l’effetto leva sugli investimenti privati di rischio”, così come prevede il Piano Juncker; “non dimentichiamo che le risorse pubbliche hanno anche un effetto diretto” sull’economia, “in particolare in un momento come questo di domanda aggregata debole”. In queste condizioni, ha aggiunto, “l’orizzonte delle imprese si restringe”, c’è una situazione di “fallimento del mercato”, e quindi “il bisogno di azione pubblica insieme agli investimenti privati”.

Il piano di investimenti presentato da Jean Claude Juncker è “quanto mai opportuno” perchè c’è “un rischio serio di movimento verso la stagnazione”.