Economia

Outlook 2019, Lombard Odier vede frenata Usa

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Mentre una quota crescente di economisti sta innalzando le probabilità di una recessione globale fra il 2019 e il 2020, è arrivata ad infoltire la rassegna delle previsioni anche la view di Lombard Odier IM. Il titolo del documento preannuncia una prospettiva per 2019 cauta, benché rassicurante: “Niente recessione, ma insidie” in vista.

Secondo gli autori dell’analisi (Salman Ahmed, chief investment strategist, Charles St Arnaud, senior investment strategist e Didier Rabattu, head of equities di Lombard Odier), gli aspetti essenziali per l’economia globale comprendono il rallentamento dell’economia statunitense, una crescita cinese superiore al previsto e una Brexit dura evitata sul filo del rasoio (con un potenziale rally della sterlina).

Non manca, poi, un giudizio sul conflitto politico fra Italia e Commissione europea, il quale sarebbe destinato a risolversi solo sulla spinta delle pressioni dei mercati sui policy maker di Roma. Nel panorama generale, lo “scenario principale prevede una crescita globale superiore al trend, dove la probabilità che le principali economie dei mercati sviluppati entrino in recessione resta ridotta”, scrivono gli autori, per quanto si resti “ben lontani dal navigare in acque tranquille”.

Nel dettaglio della situazione Usa, Lomabard Odier prevede che nel 2019 si concretizzi “l’inversione della sovraperformance economica statunitense, una sottoperformance degli asset e un dollaro in difficoltà, con l’affermarsi delle dinamiche di fine ciclo”.

A giustificare questo peggioramento sarebbero “gli effetti dei tagli fiscali e del rimpatrio dei capitali che iniziano a svanire, la spaccatura del Congresso che riduce la possibilità di ulteriori sgravi fiscali e la Federal Reserve, la quale assumerà un approccio più misurato”.

Mentre la visione sui mercati emergenti e sulla Cina risultano migliori del consenso (“pensiamo che le continue azioni di stimolo possano generare sorprese positive per la crescita cinese”), gli analisti di Lombard Odier intravedono volatilità sui mercati italiani.

“Ci aspettiamo che gli italiani facciano un passo indietro da questo ‘gioco del pollo’ con l’Eurozona, ma solo in relazione a estreme pressioni del mercato. Con ogni probabilità, questo significa che il percorso verso il punto di rottura dell’Italia sarà volatile”.