di Jian Shi Cortesi e Swetha Ramachandran (GAM)

La ripresa dei consumi in Cina nel 2023

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Indubbiamente la rimozione delle restrizioni per il Covid in Cina non sarà un processo senza intoppi, comunque la riapertura ha già avuto effetti molto positivi sull’economia interna, ora che la domanda inespressa inizia a manifestarsi con la Festa di primavera. Anche chi sceglie di non spostarsi durante le vacanze probabilmente quest’anno spenderà di più rispetto agli anni precedenti per beni e servizi locali, ora che negozi, ristoranti e intrattenimenti potranno operare senza limitazioni. Negli Stati Uniti e in Europa, per esempio, la riapertura è stata contrassegnata dal graduale passaggio della spesa dai beni ai servizi (divertimenti, ristoranti), attività che non si potevano svolgere durante il lockdown. Come a Occidente, nel brevissimo termine registreremo probabilmente il passaggio dagli acquisti online al ritorno nei negozi, poiché i consumatori riscoprono il piacere di fare acquisti e di divertirsi fuori casa. Da un recente sondaggio è emerso che le tre attività che i consumatori cinesi vogliono fare dopo il Covid sono in particolare: viaggiare, cenare fuori e tenersi in esercizio all’aperto.

Una ripresa tutta “cinese”

Una delle differenze fondamentali tra le famiglie cinesi e quelle americane è che le famiglie in Cina hanno sempre avuto un tasso di risparmio elevato anche prima della pandemia, superiore al 30% rispetto al 5-6% degli Stati Uniti, mentre nel 2020 è salito alla percentuale record del 38%. I consumatori cinesi all’inizio della fase di riapertura hanno dunque una situazione patrimoniale robusta. I consumi inferiori alle medie degli ultimi tre anni (per via degli spostamenti ridotti e della prudenza negli acquisti) hanno fatto aumentare molto il risparmio in eccesso. Le stime che tentano di quantificare i risparmi variano a seconda della fonte, tra 4 e 10 mila miliardi di RMB, ovvero il 6-12% del Pil.

È utile ricordare che il fenomeno dell’impennata della spesa in reazione al lockdown è partito in Cina nel 2020. Il Paese, infatti, era stato il primo a entrare e poi a uscire, almeno inizialmente, dalla pandemia scatenando un’ondata di spesa post-lockdown. La differenza questa volta è che i consumatori hanno accumulato un eccesso di risparmio per (quasi) tre anni rispetto ai tre mesi del 2020, per cui la domanda latente è assai maggiore.

Anche la politica sembra incentivare la ripresa dei consumi. Secondo le linee guida strategiche sull’espansione della domanda interna 2022-2035 del Consiglio di stato cinese, il governo continuerà a promuovere i consumi tradizionali, come l’auto e la casa, ma anche i servizi come il turismo, lo sport, l’assistenza all’infanzia e agli anziani. Le recenti dichiarazioni sulla “prosperità condivisa” continuano a sottolineare la natura espansiva della politica per tutti, più che la redistribuzione del reddito, per cui il fine ultimo è quello di raddoppiare le dimensioni della classe media cinese a 800 milioni entro la fine del decennio.

Chi guadagnerà dalle riaperture in Cina?

A nostro giudizio, beneficeranno della riapertura le attività offline rispetto a quelle online, considerando la domanda inespressa di cenare fuori casa e fare acquisti in negozio. Tra i potenziali beneficiari ci saranno le aziende cinesi esposte alla spesa per beni voluttuari, anche grazie ai risparmi elevati delle famiglie, per esempio alberghi, linee aeree, cinema, ristoranti, abbigliamento sportivo e cosmetici. I marchi del lusso globali dovrebbero guadagnare molto dalla ripresa del turismo internazionale, i consumatori vogliono divertirsi e “stare bene”, e i risparmi sono concentrati in particolare nelle mani delle famiglie a più alto reddito che sono il target di questi marchi. A prescindere dalle riaperture, le tendenze strutturali alla base dei consumi in Cina, ovvero la crescita della classe media e la ricerca di prodotti e servizi più costosi restano invariate.

Le dinamiche dei consumi in Cina continuano a essere interessanti per gli investitori globali. Come investitori attivi, noi monitoriamo costantemente gli sviluppi del mercato e le implicazioni di investimento. Dopo tutto, lo dice Alice stessa in Alice nel paese delle meraviglie: “Potrei raccontarvi le mie avventure… cominciando da stamattina, ma è inutile riandare a ieri perché allora ero un’altra persona”.