Economia

NPL, Bce: conto alla rovescia per addendum finale

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BRUXELLES (WSI) – Arriverà fra circa un mese, a metà marzo il testo finale delle norme sugli accantonamenti previsti per la copertura degli Npl e poi il 1° aprile ci sarà l’entrata in vigore, ma non c’è ancora alcuna decisione sulle misure riguardanti lo stock.

A renderlo noto Daniele Nouy, presidente della vigilanza della Banca centrale europea, in occasione dell’incontro annuale in corso a Francoforte.

“Pubblicheremo la versione definitiva dell’addendum entro metà marzo. Faremo anche ulteriore chiarezza sulla nostra intenzione di procedere con un approccio caso per caso, secondo quanto definito nella nostra cornice Pillar 2″.

Le banche, dice la Nouy, devono far di tutto per attuare una crescita sana e rilanciare la loro attività senza intaccare i bilanci.

“Le opportunità non mancano grazie a una ripresa dell’economia e agli sviluppi della tecnologia. Gli istituti devono aumentare la redditività senza aumentare i rischi (…) le banche hanno sfide importanti e il 2018 offre le opportunità ideali per affrontarle perché la crescita è su ampia scala mentre la digitalizzazione offre la possibilità di ridurre i costi e aumentare i ricavi“.

Ma alcune banche, dice il capo della Vigilanza, devono fare di più, in particolare, devono attuare un’operazione di repulisti dei loro bilanci.

“Nel terzo trimestre del 2017 i non performing loan si sono attestati a 760 miliardi di euro. È vero, gli Npl sono diminuiti negli ultimi anni di circa 200 miliardi, ma chiaramente restano il problema principale perché pesano sugli utili, deviano le risorse che potrebbero essere utilizzate in modo più produttivo e impediscono alle banche di finanziare l’economia reale. Creano inoltre incertezza che, indirettamente, potrebbe colpire anche le banche più forti (…) Con il corpus unico di norme, il sistema di supervisione bancaria e il meccanismo di risoluzione europeo, l’Unione bancaria è adesso ben avviata. Questo spiana la strada per un vero e proprio settore bancario europeo. La nostra visione per il futuro è che prima o poi le banche inizieranno ad assumere una portata che vada oltre i confini nazionali, traendo beneficio da un sempre più ampio mercato europeo”.