Economia

Niki Lauda, addio a leggenda Formula 1 e attivo imprenditore

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A 70 anni scompare Niki Lauda, campione austriaco, tre volte vincitore del mondiale piloti di Formula Uno. Una leggenda delle corse che una volta dismessi i panni del pilota si è scoperto imprenditore nel settore aereo, diventando uno dei più attivi uomini d’affari dell’industria.

Lauda, che secondo gli storici sportivi va considerato il traghettatore fra l’automobilismo pionieristico dei primi anni e quello moderno degli sponsor e della ricerca tecnologica di alto livello, ha infatti fondato e diretto due compagnie aeree. Si tratta della Lauda Air e della Niki. La prima risale al 1979 e venne poi assorbita da Austrian Airlines Group, mentre Niki nasce nel 2003, ma ben presto finirà in amministrazione controllata a seguito del fallimento di Air Berlin che l’aveva acquisita.

Dopo essere diventato nel 2016 proprietario dell’aviolinea Amira Air, fondata nel 2004 da Ronny Pecik, ribattezzandola Laudamotion, Niki Lauda riacquistò gli  asset di Niki, trasferendo la flotta di 14 aeromobili A320 e avviando le operazioni nella programmazione estiva 2018.

Lo scorso anno, prima dell’inizio dei voli estivi, Ryanair annunciò l’acquisizione del 24,9% di LaudaMotion (con l’obiettivo di salire al 75%) dopo l’approvazione delle autorità dell’UE, un’operazione valutata per un valore iniziale di 50 milioni di euro più altri 50 milioni di euro per l’inizio del primo anno di operatività. 

A inizio anno il vettore irlandese guidato da Michael O’Leary annuncia di aver rilevato anche il 25% rimanente arrivando a detenere di fatto il 100% della compagnia che ora si chiama semplicemente Lauda, in onore del grande campione scomparso presso una clinica privata in Svizzera dove era ricoverato per problemi ai reni.