15:56 mercoledì 28 Luglio 2021

Wall Street cauta: focus su Apple e Alphabet dopo trimestrali. Boeing in rally +6%, occhio anche a Pfizer post bilancio

Wall Street cauta: il Dow Jones perde lo 0,06% a 35.037,64 punti, lo S&P 500 cede lo 0,16% a 4.394,26 punti. In rialzo il Nasdaq, che avanza dello 0,16% a 14.685,27 punti.

Stagione degli utili sempre grande protagonista a Wall Street, con la settimana in corso dedicata alle mega tech. Ieri hanno pubblicato i loro bilanci titani del calibro di Apple, Microsoft e Alphabet, la holding a cui fa capo Google. Oggi sono stati resi noti anche i risultati di bilancio di McDonald’s, Pfizer, Boeing.

Stando ai calcoli di Refinitiv, delle società quotate sull’indice S&P 500 che hanno riportato finora le loro trimestrali, l’89% ha battuto le stime sugli utili, mentre l’86% ha battuto quelle del fatturato.

Tornando agli utili:

Apple ha concluso il suo terzo trimestre fiscale con un bilancio che ha straccato le stime degli analisti di Wall Street, con vendite in crescita del 36% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, sempre su base annua, le vendite di iPhone sono volate di quasi +50%. Tuttavia il titolo è sceso di oltre il 2% nelle contrattazioni afterhours e al momento perde il 2,5% circa, dopo che il colosso di Cupertino ha avvertito che la crescita del fatturato, nel terzo trimestre (suo quarto trimestre fiscale), non sarà solida quanto quella del secondo trimestre.

L’utile per azione di Apple si è attestato nel secondo trimestre a $1,30, meglio degli $1,01 attesi; il fatturato è stato pari a $81,41 miliardi, in crescita per l’appunto del 36% su base annua, molto meglio dei $73,30 miliardi attesi. In evidenza il balzo delle vendite riportato soprattutto in Cina: le vendite cinesi sono schizzate del 58% a $14,76 miliardi, nel terzo trimestre fiscale terminato il 26 giugno.

Alphabet, la holding a cui fa capo Google, ha comunicato un bilancio del secondo trimestre dell’anno migliore delle attese, con il titolo balzato di oltre il 3% nelle contrattazioni dell’afterhours di Wall Street, ora in rally di quasi +4%.

L’utile per azione di Alphabet si è attestato a $27,26, rispetto ai $19,34 per azione stimati dal consensus degli analisti intervistati da Refinitiv. Le entrate pubblicitarie di Google sono state pari a $50,44 miliardi, in rialzo del 69% su base annua, rispetto al secondo trimestre del 2020, quando l’inizio della pandemia Covid-19 aveva pesato sui risultati.

Risultato di bilancio più che solido per Microsoft che, oltre a battere le stime, ha detto di prevedere per il suo primo trimestre fiscale utili e un fatturato trimestrale migliori delle attese. Nel suo quarto trimestre fiscale, secondo trimestre anno solare, il colosso di software e hardware ha riportato un utile per azione, su base adjusted, pari a $2,17, meglio degli $1,92 attesi dal consensus; il fatturato si è attestato a $46,15 miliardi, rispetto ai $44,24 miliardi stimati, e in crescita del 21% su base annua. Microsoft sale dello 0,25% circa.

Diffusi in premercato anche i risultati di McDonald’s, che ha annunciato di aver concluso il secondo trimestre con un utile per azione adjusted pari a $2,37, meglio dei $2,11 per azione stimati dagli analisti interpellati da Refinitiv. L’utile netto del secondo trimestre fiscale del colosso dei fast food si è attestato a $2,22 miliardi, o $2,95 per azione, in crescita rispetto ai $483,8 milioni, o 65 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Il fatturato è ammontato a $5,89 miliardi, rispetto ai $5,6 miliardi previsti. Il titolo scende di oltre l’1,5%.

Finalmente una buona notizia per Boeing, il colosso aerospaziale americano che negli ultimi anni è stato alle prese con l’incubo della pandemia Covid-19 – che ha colpito soprattutto l’industria dei viaggi e del turismo – e con gli incidenti che hanno visto protagonisti i suoi aerei 737 Max.
Oggi il gigante americano ha finalmente annunciato di aver riportato il suo primo trimestre in utile in quasi due anni, grazie al balzo delle consegne dei suoi aerei alle compagnie aeree che, con il reopening e la fine del lockdown, hanno ripreso a ordinare nuovi velivoli, in vista dell’aumento del traffico dei passeggeri. Dopo sei trimestri consecutivi di perdite di bilancio, Boeing ha incassato un profitto di $567 milioni, rispetto alla perdita netta di $2,96 miliardi del secondo trimestre del 2020.

Il fatturato è salito su base annua del 44% a quasi $17 miliardi, dagli $11,8 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso e meglio dei $16,54 miliardi attesi dal consensus. Occhio alle vendite della sua divisione di aerei commerciali, volate di quasi il 270% su base annua, a $6,02 miliardi.

L’eps su base adjusted è stato pari a 40 centesimi, contro la perdita per azione di 83 centesimi del secondo trimestre del 2020. Il titolo Boeing è in rally del 6%.

Infine Pfizer, il colosso farmaceutico americano tra i produttori dei vaccini anti-Covid-19 distribuiti in tutto il mondo, ha riportato utili e fatturato migliori delle attese, annunciando di aver incassato $7,8 miliardi con la vendita dei vaccini nel secondo trimetre e di aver rivisto al rialzo l’outlook sulle vendite dei vaccini del 2021 a $33,5 miliardi, dai $26 miliardi precedenti, sulla scia dell’aumento dei contagi provocato dalla diffusione della variante Delta.

L’utile per azione su base adjusted si è attestato nel secondo trimestre a $1,07, meglio dei 97 centesimi attesi dal consensus, mentre il fatturato è stato pari a $18,98 miliardi, meglio dei $18,74 miliardi previsti. Il titolo sale di oltre l’1%.

Nonostante i sell off non siano mancati, nel mese di luglio lo S&P 500 è avanzato del 2,4%, mentre il Nasdaq Composite e il Dow Jones sono saliti rispettivamente dell’1,1% e dell’1,6%.

Oggi arriverà l’annuncio della Fed di Jerome Powell sui tassi, al termine della riunione del Fomc iniziata ieri.

Così commenta alla Cnbc Danielle DiMartino Booth, CEO e responsabile strategist presso Quill Intelligence:

“Ci aspettiamo che Jay Powell ribadisca che le discussioni sul tapering vanno avanti, ma che è troppo presto per rivelare una data specifica su quando gli acquisti di asset inizieranno a essere ridotti”.

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