Valentino si quoterà in Borsa prima del previsto
MILANO (WSI) – Possibile Ipo già entro maggio del 2016. Questa l’ultima indiscrezione dalla casa di moda Valentino i cui soci del Qatar avrebbero invitato le banche a farsi avanti per avere il ruolo di adviser per la quotazione della società, uscendo così dal capitale del noto brand italiano.
Il marchio Valentino potrebbe dunque tornare in Borsa prima del previsto.
A ottobre l’agenzia Bloomberg aveva reso noto che Mayhoola, il fondo oggi proprietario stava studiando con Rothschild l’Ipo per un valore complessivo del gruppo fino a 2 miliardi e la quota da immettere sul mercato si aggirava tra il 25 e il 35%. Intanto la casa di moda ha registrato a fine 2015 una crescita dei profitti, passando dai 664 milioni del 2014 a quasi 1 miliardo.
Breaking news
Wall Street apre in ribasso dopo la sorpresa del PIL statunitense in contrazione. Nonostante l’ottimismo dei giorni precedenti, il calo del PIL del primo trimestre ha colto di sorpresa gli investitori, portando a un declino dei principali indici. L’inflazione PCE ha subito un’impennata, mentre il petrolio WTI è sceso sotto i 60 dollari al barile.
Il Bureau of Economic Analysis ha pubblicato i dati preliminari mostrando una contrazione del PIL statunitense dello 0,3% nel primo trimestre del 2025. Questo declino è attribuito a un aumento delle importazioni, una decelerazione della spesa dei consumatori e una riduzione della spesa pubblica, parzialmente compensati da investimenti ed esportazioni.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutuo continuano a calare. Nella settimana del 25 aprile 2025, l’indice del volume delle domande di mutuo ipotecario ha segnato un decremento del 4,2%, proseguendo il trend negativo della settimana precedente. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano un calo, come riportato dalla Mortgage Bankers Association (MBA).
Credit Agricole Italia ha registrato un utile netto di 237 milioni di euro nei primi tre mesi del 2025, mantenendosi stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aggregato del gruppo in Italia ha raggiunto i 429 milioni di euro, segnando un incremento del 10%.