Usa, nuovi segnali negativi per l’economia
Dal versante macro sono giunti altri segnali di debolezza per la prima economia al mondo. L’indice Pmi di Chicago e l’indice della Fed di Dallas dimostrano che gli Stati Uniti hanno iniziato l’anno con il piede sbagliato.
L’indice dei direttori d’acquisto di Chicago ha deluso le stime, attestandosi a 47,6 punti in febbraio dopo i 55,6 di gennaio. Il mercato scommetteva su un risultato pari a 53 punti. L’indice PMI complessivo verrà pubblicato domani, martedì, insieme ai dati analoghi di Europa e Regno Unito.
Nel frattempo l’indice della Fed di Dallas sull’attività manifatturiera ha registrato l’ennesima flessione mensile consecutiva in febbraio. L’indice di produzione è rimasto in territorio negativo ma è migliorato a -8,5 da -10,2. L’indice dell’attività aziendale generale è rimasto in negativo dove si trova ormai da un anno, penalizzato dal crollo dei prezzi del petrolio.
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A maggio 2024, l’Istat ha registrato un incremento dello 0,2% su base mensile e dello 0,8% su base annua nell’indice nazionale dei prezzi al consumo, confermando le stime preliminari. L’inflazione acquisita per il 2024 si attesta a +0,8% per l’indice generale e +1,8% per la componente di fondo.
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