Gli Stati Uniti hanno creato 156 mila posti di lavoro in settembre, deludendo leggermente le attese. Le stime erano in media per un incremento di 172 mila posti (Bloomberg e Marketwatch). Il tasso di disoccupazione si è attestato al 5% in aumento dal 4,9%, principalmente perché 440 mila persone sono entrate nel mercato del lavoro.
I salari continuano a crescere gradualmente: per ogni ora lavorata sono aumentate dello 0,2% a 25,79 il mese scorso. Su base annuale l’incremento è del 2,6%. In agosto e luglio sono stati creati 7mila posti di lavoro meno di quanto riportato in precedenza: 267mila in agosto (contro i 151 mila annunciati) e 252 mila (e non 275 mila). Sui mercati finanziari, il dollaro consolida i rialzi (+0,2% contro le principali valute rivali).
I futures sui principali indici della Borsa Usa, in ribasso dello 0,2% circa prima della pubblicazione del dato, scambiano in progresso ma senza troppo slancio (+0,2% circa). Per la Federal Reserve non cambia molto in chiave tassi di interesse: i dati confermano una certa solidità della situazione occupazionale statunitense, un elemento importante per la banca centrale in ottica di strategia di politica monetaria.