In vista del referendum costituzionale di domenica, gli investitori internazionali “detengono posizioni short colossali” negli asset italiani, in particolare negli Stati Uniti e negli altri paesi dove sono situate le mani forti e i grandi player di mercato. Lo ha detto Raffaele Jerusalmi, AD di Borsa Italiana, durante una conferenza a Milano.
L’incertezza sul futuro politico italiano in seguito all’esito del voto del 4 dicembre sta innervosendo gli investitori e alimentando la paura sugli asset del paese. Il Tesoro ha collocato sul mercato titoli del debito governativo a 5 anni, dovendo sborsare i tassi più alti da giugno del 2015. Sul secondario, lo Spread tra Btp decennali e Bund omologhi scambia in area 190 punti base, ai massimi da maggio 2014.
