Cina: Ubs snobba rallentamento economico e conferma overweight sull’azionario
La frenata economica cinese non modifica il giudizio di Ubs sull’azionario del gigante asiatico, che conferma il rating overweight. Il prodotto interno lordo cinese è cresciuto del 6% su base annua nel terzo trimestre, il ritmo più debole da circa 27 anni.
UBS prevede che la crescita della seconda maggiore economia mondiale terminerà quest’anno al 6,1%. Peggio andrà nei prossimi due anni: gli economisti si aspettano un Pil in crescita al 5,7% nel 2020 e al 5,6% nel 2021.
Breaking news
Le azioni di Hong Kong hanno registrato un significativo calo, interrompendo una striscia positiva di otto giorni, a causa delle crescenti preoccupazioni degli investitori sulla stabilità della tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina. L’indice Hang Seng ha chiuso in ribasso dell’1,87%, mentre anche l’indice Shenzhen composite ha subito perdite. Al contrario, lo Shanghai composite ha registrato un lieve guadagno.
Nissan ha registrato una perdita netta di 671 miliardi di yen nel 2024-2025 a causa di una ristrutturazione costosa. L’azienda giapponese ha aumentato i tagli ai posti di lavoro a 20.000 e non ha fornito previsioni per il 2025-2026 a causa dell’incertezza sui dazi USA.
La Borsa di Tokyo ha registrato una chiusura positiva con l’indice Nikkei in aumento dell’1,43% e il Topix dell’1,1%, grazie al compromesso sui dazi tra USA e Cina che ha alleviato le tensioni economiche globali. I settori navale e bancario hanno guidato i guadagni.
Sesa ha annunciato l’acquisizione della società spagnola Delta Informática, arricchendo il suo portafoglio con soluzioni avanzate in digital identity e biometria