Borse europee: chiusura all’insegna delle vendite. Ftse Mib – 1,8%
Chiusura in rosso per le Borse europee. Nonostante le principali istituzioni mondiali, a partire da Fmi e Oms, oltre alla Fed (con un taglio di 50 punti base ai tassi), si siano spese per un sostegno all’economia contro il coronavirus, i mercati hanno dunque reagito con scetticismo ai nuovi numeri sul contagio.
A Milano il Ftse Mib ha perso l’1,78% a 21.554 punti. Forti vendite sui finanziari, a partire da Ubi (-5,8%) e Unipol (-5%), su Salvatore Ferragamo (-5%) e sulla Juventus (-5,8%) che va ko con tutto il calcio quotato sulle incertezze legate al proseguo del campionato e sulle partite da disputare a porte chiuse. Lo spread si riallarga a 175 punti base.
Tra i listini europei sessione nera per Francoforte, che lascia sul tappeto una perdita dell’1,51%, in caduta libera Londra, che affonda dell’1,62%, e pesante Parigi, che segna una discesa di ben -1,9 punti percentuali.
Breaking news
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.
Il termine ultimo per la presentazione delle liste di candidatura per il rinnovo del cda di Tim vede emergere figure di spicco e piani strategici innovativi. Tra i nominati, Umberto Paolucci e Stefano Siragusa, con il fondo Merlyn Partners che propone un riorientamento aziendale verso tecnologie avanzate.
Gli esperti di S&P hanno pubblicato un rapporto sull’outlook globale, prevedendo che le principali banche centrali manterranno tassi d’interesse più alti per un periodo esteso. Prevedono iniziative di taglio dei tassi a metà del 2024, con una crescita globale stimata al 3,2% per il prossimo anno.