Bce alza stime inflazione, ma continua con bazooka monetario
La Bce ha rivisto al rialzo le aspettative sull’inflazione nel 2017 e nel 2018, ma non ha modificato nulla del piano di Quantitative Easing. Le stime sui prezzi al consumo sono state riviste al rialzo dall’1,3% all’1,7%, ma la causa principale è stata l’incremento dei prezzi energetici e alimentari. “L’inflazione sottostante – ha detto resta debole”, ha detto Mario Draghi, facendo capire che la battaglia contro il pericolo deflazione non è ancora vinta.
La decisione di rimuovere la promessa di “usare tutti gli strumenti a disposizione” dalla frase introduttiva della conferenza stampa del presidente della Bce ha rafforzato l’euro, che si avvicina a quota 1,06 dollari nei confronti della divisa americana. L’euro guadagna circa mezzo punto percentuale a quota a 1,0595 dollari, ma in settimana è in calo di circa 8 punti base.
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Il colosso americano dello streaming ha annunciato di aver concluso il primo trimestre del 2024 con un utile netto di $2,33 miliardi, o di $5,28 per azione, meglio degli $1,30 miliardi, o di $2,88 per azione, riportati nello stesso periodo dell’anno precedente.