Abi vede il Pil dell’Italia a +0,8% nel 2015
Secondo l’Associazione bancaria italiana il Pil italiano crescerà dello 0,8% nel 2015, mentre allungherà il passo a + 1,5% nel 2016 e dell’ 1,6% nel 2017. Le stime sono contenute nel rapporto Afo di previsione 2015-2017. Si tratta di stime più generose di quelle del Fmi, che nel World economic outlook aggiornato a luglio vedeva una crescita per il nostro Paese dello 0,7% nel 2015 e del 1,2% nel 2016.
Sul rapporto Abi si legge che l’economia italiana è uscita dalle “secche della recessione” ed è “avviata su un percorso di chiara ripresa. La crescita del Pil, frenata quest’anno dalle pesanti eredità del passato, dovrebbe manifestarsi appieno nel 2016 e consolidarsi ulteriormente nel 2017.
Il recupero è fortemente trainato dalla domanda interna e dai consumi delle famiglie in particolare, una relativa ‘sorpresa’ che evidentemente deve essere ritenuta in conto nel valutare una politica economica che nel recente passato ha deliberatamente puntato a manovre fiscali in grado di stimolare ed espandere la spesa privata”.
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L’ISTAT ha rilevato un leggero incremento dell’indice dei prezzi al consumo a marzo 2024, con variazioni significative nei settori energetico e dei trasporti, nonché un rallentamento nel settore alimentare e dei tabacchi.
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.