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“Nessuna regione è perfetta”. E BlackRock apre in Arabia Saudita

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BlackRock mette il Medio Oriente nel mirino. Il più grande gestore patrimoniale al mondo ha, infatti, in programma di aprire un ufficio in Arabia Saudita, con l’obiettivo di trovare opportunità di investimento nel regno e, in generale, in Medio Oriente. “I cambiamenti in Arabia Saudita sono piuttosto sorprendenti”, ha dichiarato l’amministratore delegato Larry Fink (nella foto) durante un summit finanziario a Riyadh, la capitale del regno. “Stiamo valutando molte opportunità come investitori e stiamo lavorando con la regione per aiutarli a diversificare i loro portafogli al di fuori dei loro confini”. La società di New York è stata “un investitore sostanziale” in Saudi Aramco, ha precisato Fink. Il gigante del petrolio ha raccolto 12 miliardi di dollari questo mese in uno dei bond più sovrascritti della storia. “Volevamo che il legame con Aramco fosse molto più grande“, ha affermato.

Alcuni dei principali finanzieri del mondo si stanno riunendo a Riyadh per un summit di due giorni, sei mesi dopo che la maggior parte dei dirigenti di Wall Street ha evitato una grande conferenza di investimento per protestare contro l’omicidio del giornalista e scrittore Jamal Khashoggi. Gli Stati Uniti hanno inserito nella lista nera 16 cittadini sauditi per il loro ruolo nell’omicidio.

La regione non è perfetta. Nessuna regione del mondo lo è“, ha affermato Fink. “Il fatto che ci siano problemi all’interno della stampa non mi dice che dovrei scappare da un posto, mi dice che dovremmo correre in un posto“. BlackRock si concentra sui modi per ampliare la sua portata globale mentre l’industria è sotto pressione per trovare crescita. Fink sottolinea spesso il desiderio di attrarre clienti al di fuori degli Stati Uniti e vede un grande potenziale non sfruttato all’estero.