Economia

Musk si improvvisa “mediatore di pace” tra Russia e Ucraina

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Elon Musk, impegnato a rilanciare la sua offerta su Twitter, ha trovato il tempo di improvvisarsi negoziatore per la pace tra Russia e Ucraina. Lo ha fatto attraverso un sondaggio pubblicato suo social media che sta per acquistare in cui chiede se sia giusto domandare ai cittadini delle aree occupate dell’Ucraina orientale recentemente annessa al Cremlino – più la Crimea, che Mosca ha conquistato nel 2014 – di decidere se vogliono vivere in Russia o in Ucraina. “Rifare le elezioni nelle regioni annesse sotto la supervisione Onu”, con la Russia “che se ne andrà se questa sarà la volontà del popolo”; “la Crimea formalmente parte della Russia, come è stato dal 1738 (fino all’errore di Krusciov)”; “forniture d’acqua assicurate alle Crimea”; “l’Ucraina resta neutrale”: queste le condizioni lanciate dal miliardario fondatore di Tesla, e sottoposte a un sondaggio su Twitter, che ha superato i due milioni e mezzo di risposte.

Le reazioni alla proposta di pace di Musk

Il tweet non è piaciuto agli ucraini – a cominciare dal presidente Volodymyr Zelensky, che ha rivolto un’altra domanda ai suoi follower: “Quale Elon Musk preferite, quello che sostiene l’Ucraina o quello che sostiene la Russia?”. “Sono assolutamente a favore dell’Ucraina, ma sono convinto che una drammatica escalation della guerra provocherà enormi danni all’Ucraina e al resto del mondo”, ha replicato Musk, ricordando di aver messo a  disposizione di Kiev la rete satellitare Starlink. “I costi sostenuti da SpaceX per rendere funzionante e sostenere Starlink in Ucraina si aggirano finora sugli 80 milioni di dollari. Il nostro impegno per la Russia ammonta a zero dollari. Ovviamente, siamo a favore dell’Ucraina – ha aggiunto Musk – ma cercare di riprendere la Crimea causerà un enorme numero di morti, il tentativo probabilmente fallirà e ci sarà il rischio di una guerra nucleare. Tutto questo sarebbe terribile per l’Ucraina e il mondo”.

E la Russia non perde l’occasione di mostrare il suo apprezzamento. Tra i serrati botta e risposta si è inserito anche Dmitry Medvedev, l’ex presidente russo ormai falco del Cremlino, che si è “complimentato” con Musk, senza tuttavia rinunciare a una sprezzante ironia: “Adesso, però, l’agente ombra ha perso la copertura. Merita un avanzamento di grado, rapidamente”, ha twittato, “anticipando” anche “il suo prossimo tweet: dirà che l’Ucraina è uno Stato artificiale”.