Economia

Musk risponde all’ONU: “donerò $6 miliardi, se mi dite come si risolve la fame nel mondo”

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Le Nazioni Unite chiamano, Elon Musk risponde. Pochi giorni fa, nel corso di un’intervista alla CNN, David Beasley, direttore del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, aveva dichiarato che un piccolo gruppo di individui ultra-ricchi potrebbe aiutare a risolvere la fame nel mondo con appena una frazione del proprio patrimonio netto.

I miliardari devono “fare un passo avanti ora, una tantum”, ha affermato Beasley, citando specificamente i due uomini più ricchi del mondo, Jeff Bezos ed Elon Musk.
“Sei miliardi di dollari per aiutare 42 milioni di persone che stanno letteralmente per morire se non li raggiungiamo. Non è complicato. Non sto chiedendo loro di farlo ogni giorno, ogni settimana, ogni anno”, ha detto Beasley durante la sua apparizione alla CNN. “I primi 400 miliardari negli Stati Uniti, hanno visto un aumento del patrimonio netto di $ 1,8 trilioni nell’ultimo anno”, ha continuato. “Tutto ciò che chiedo è lo 0,36% di tale aumento”.

 

Una sfida a cui non si sottrae il fondatore di Tesla, che ha rilanciato la palla, affermando che venderà azioni Tesla e donerà i proventi se le Nazioni Unite dimostreranno attraverso operazioni trasparenti, in modo che tutti possano verificare, che solo una piccola percentuale della sua ricchezza possa risolvere la crisi della fame nel mondo.

Beasley ha risposto a Musk attraverso un tweet:

“Posso assicurarti che disponiamo dei sistemi per la trasparenza e la contabilità open source. Il tuo team può rivedere e lavorare con noi per essere totalmente sicuro di ciò”. Ma ha anche chiarito di non aver detto che 6 miliardi di dollari possano risolvere la fame nel mondo. “Questa è una donazione una tantum per salvare 42 milioni di vite durante questa senza precedenti”.

Musk è attualmente l’uomo più ricco del mondo e la prima persona con un patrimonio di 300 miliardi di dollari, secondo il Bloomberg Billionaires Index. Il CEO di Tesla ha attualmente un patrimonio netto di 311 miliardi di dollari, quindi 6 miliardi di dollari sarebbero il 2% della sua ricchezza, e una tale donazione lo lascerebbe comunque primo nella classifica dei Paperoni.

Il patrimonio netto dei miliardari statunitensi è quasi raddoppiato dall’inizio della pandemia, attestandosi a 5,04 trilioni di dollari questo ottobre, secondo l’Institute for Policy Studies e Americans for Tax Fairness.