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Morgan Stanley testa un chatbot basato su Chat GPT4 sui consulenti finanziari

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Morgan Stanley ha testato sulla sua rete di 300 consulenti finanziari un chatbot basato sulla tecnologia di OpenAI, lo sviluppatore dietro il chatbot di intelligenza artificiale generativa Chat GPT. Lo riferisce Cnbc. Non solo: Morgan Stanley intende diffondere il chatbot nei prossimi mesi. Vediamo tutti i dettagli.

Il chatbot di Morgan Stanley

Jeff McMillan, responsabile dell’analisi, dei dati e dell’innovazione presso la divisione di gestione patrimoniale di Morgan Stanley, ha dichiarato che quest’ultima ha testato lo strumento di intelligenza artificiale con 300 consulenti e prevede di diffonderlo ampiamente nei prossimi mesi. Lo strumento risponde istantaneamente alle domande dei consulenti finanziari e si basa su Chat GPT4, che è una forma più avanzata della tecnologia alla base di Chat GPT. Lo strumento di Morgan Stanley, in fase di sviluppo da un anno, ha l’obiettivo di aiutare i suoi circa 16 mila consulenti a sfruttare l’enorme archivio di ricerche e dati della banca, ha dichiarato McMillan. Che ha aggiunto:

“La gente vuole essere informata come la persona più intelligente della nostra azienda. È come avere il nostro chief strategy officer seduto accanto a voi quando siete al telefono con un cliente“.

Inoltre, invece di consultare l’intero contenuto di Internet, questo strumento genera risposte solo su circa 100 mila ricerche che Morgan Stanley ha vagliato per questo utilizzo, il che dovrebbe ridurre gli errori. Per ridurre ulteriormente gli errori, la banca dispone di persone che controllano l’accuratezza delle risposte.

“Stiamo cercando di far funzionare la piattaforma attraverso i test umani. Con informazioni di alta qualità, modelli migliori e un processo di monitoraggio continuo, la banca è fiduciosa nel suo nuovo strumento”, ha precisato il responsabile dell’analisi, dei dati e dell’innovazione presso la divisione di gestione patrimoniale della banca. Ricordiamo che McMillan nel 2018 ha introdotto algoritmi di apprendimento automatico che spingono i consulenti a contattare i clienti o ad adottare altre misure.

Quella di Morgan Stanley è la prima mossa di un operatore finanziario dopo il successo di Chat GPT di OpenAI, che è diventato virale alla fine del 2022. La banca è un gigante della gestione patrimoniale con oltre 4.200 miliardi di dollari di patrimonio dei clienti. Soltanto il mese scorso, gli analisti della banca hanno scritto che Chat GPT a volte “ha le allucinazioni e può generare risposte apparentemente convincenti, ma in realtà sbagliate”.