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Morgan Stanley: Borse potrebbero non tornare più sui massimi nel 2018

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Le Borse hanno con ogni probabilità già toccato l’apice della fase rialzista che si protrae ormai da nove anni. Lo sostiene Morgan Stanley, che in un report cita all’origine della sua teoria le attività di trading e i cambiamenti identificati nel sentiment degli investitori negli ultimi mesi.

Il mercato azionario, dopo aver subito un tonfo del 10% a inizio febbraio negli Stati Uniti, farà fatica a riportarsi sui massimi dell’anno, che equivalgono anche ai record storici per i principali indici della Borsa americana.

Stando alle stime di Morgan Stanley una serie di fattori segnala la fine del periodo di boom per le Borse, che  ha visto gli investitori iniettare montagne di denaro nel mercato azionario americano, ma anche europeo, senza badare ai fondamentali sottostanti.

I principali indici di Wall Street, dice la banca, stanno operando con un handicap, dovendo fare i conti con un punto di partenza – dopo il ribasso del 10% sperimentato nell’arco di una decina di giorni un mese fa – molto basso. Sono due le ragioni principali per cui sarà molto difficile che le Borse rivedano i massimi assoluti raggiunti a gennaio.

Innanzitutto preoccupa il ritorno della volatilità sulle Borse: dopo essere rimasto ancorato ai minimi record per la maggior parte del 2017, l’indice del VIX – anche soprannominato indice della paura – ha effettuato un gran balzo a febbraio. A un certo punto durante la fase di ripiegamento sopra citata ha anche visto il suo valore raddoppiare.

La spiegazione la offrono due grafici : nel primo viene mostrato il livello di indebitamento dei clienti di Morgan Stanley della comunità degli hedge fund, un indice del sentiment di rischio del mercato. Il calo è stato ampio durante la fase di correzione dei listini azionari con la soglia di rischio che si è assestata in seguito su un punto più basso.

L’altra immagine riportata da Morgan Stanley riguarda un’altra misura del rischio che gli investitori sono disposti a correre: essa ha subito un netto calo durante le turbolenze di mercato di febbraio. Se il mercato ha poco slancio come sta accadendo in questa fase successiva al “flash crash“, sarà difficile che i due indicatori tornino sui massimi toccati in precedenza.

“Siamo convinti che a gennaio il morale degli investitori abbia toccato il suo massimo, per lo meno per quest’anno”, scrive in una nota ai clienti Mike Wilson, chief US equity strategist di Morgan Stanley. “Con la volatilità che sta crescendo, sarà difficile per i clienti istituzionali estrapolare livelli pari oppure superiori a quelli di gennaio”.

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