NEW YORK (WSI) – Il flusso migratorio senza precedenti che sta vivendo l’Europa deve essere considerato come un’opportunità più che un peso per i paesi riceventi. E’ questa l’opinione di Philip Schellekens, capo economista della Banca Mondiale che, in un’intervista al sito Euractiv, sostiene, citando una recente analisi dell’organizzazione internazionale, che il fenomeno ha risvolti positivi in quanto diretto in paesi che “si trovano ad affrontare l’invecchiamento della popolazione’
“In questo senso, il flusso di persone, a prescindere dalla loro motivazione di migrare, rappresenta una grande opportunità. Non è solo moralmente giusto accogliere i rifugiati, ma e’ anche positivo per l’economia’ spiega Schellekens.
A questo proposito va ricordato che, la popolazione mondiale fino a pochi decenni fa cresceva al ritmo del 2%. Ora invece il tasso di crescita è all’1% e nel 2050 sarà dello 0,5%. La popolazione mondiale sta invecchiando a velocità record, mai visti prima. La popolazione mondiale in età lavorativa ha raggiunto un massimo del 66% nel 2012 ed è ora in declino.
Meno chiara appare la situazione quando si passa ad analizzare il fenomeno dal punto di vista dei paesi di origine. “Se e’ vero che il più grande vantaggio del fenomeno migratorio riguarda i migranti stessi in quanto questi ultimi vedono dal giorno alla notte triplicare i loro reddito, meno chiara appare la situazione per i paesi di origine. In realtà, se i migranti che stanno lasciando il paese sono poco qualificati, e vengono da una situazione di surplus di lavoro, i costi non sono grandi. Se invece si tratta di persone con un livello di istruzione alto, la situazione appare più complicata”.
