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Mercati stesi da no Fed a future riduzione di bilancio: rialzisti in fuga

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C’erano tutti i presupposti per una riunione più accomodante del previsto e così doveva essere, visto che la Federal Reserve ha ridotto a due i rialzi dei tassi di interesse previsti per il 2019. E invece i mercati finanziari hanno reagito male, forse più per i dubbi espressi dalla banca centrale Usa sull’andamento di mercato ed economia. La liquidità scarseggia e le economia mondiali stanno rallentando il passo: non è una miscela entusiasmante per gli operatori dei mercati azionari, specie se si tiene conto che diversi indici sono sopravvalutati al momento.

Il risultato è qualche ora dopo l’esito dell’ultima riunione di politica monetaria del 2018 che tutti gli asset rischiosi – dalle Borse alle valute dei mercati emergenti – sono calati di valore, così come sono scesi i tassi dei Treasuries a lungo termine, appiattendo la curva dei rendimenti.

Una spiegazione possibile delle cause che hanno portato a una simile negatività, secondo John Velis, Forex e Macro Strategist per l’America di BNY Mellon, sono da ricercare nei rischi al ribasso per la crescita che la Fed incomincia a rilevare e il fatto che il presidente Jerome Powell non intenda apportare d’ora in avanti cambiamenti alla politica di riduzione del bilancio della Fed, che al suo apice si era ampliato fino a 4.500 miliardi di dollari. Come a dire, l’era del Quantitative Easing è definitivamente alle spalle e non si torna più indietro, nemmeno se l’economia dovesse subire altre frenate.

Tutto ha cominciato a precipitare (vedi grafico) quando Powell ha precisato che “non riteniamo che la riduzione del bilancio possa creare problemi”. “Anni fa, abbiamo imparato la lezione secondo cui i mercati sono molto sensibili alle notizie sul bilancio, pertanto abbiamo ragionato attentamente su come riportare la situazione alla normalità”. Sul piano di alleggerimento del bilancio “abbiamo messo il pilota automatico e useremo i tassi per adeguarci a quelli che sono i dati in arrivo. È stata una buona decisione e non penso che la cambieremo”.