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“Mercati emergenti favoriti. Cautela su Cina, Messico, Turchia”

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Wall Street si appresta a chiudere il 2017 con un rally del 20%. L’approvazione della riforma fiscale negli Usa, che rappresenta il primo (e unico) successo della nuova Amministrazione statunitense potrebbe fornire una scorta di ossigeno aggiuntiva alle azioni americane. Ma alcuni analisti rimangono scettici sulla sostenibilità dell’attuale assetto valutativo.

“Rispetto alle altre classi di attivo l’equity, anche negli Usa, appare attraente – contesta Valentijn van Nieuwenhuijzen, chief investment officer di NN Investment Partners, in questa videointervista a Wall Street Italia -. Ma nell’universo azionario, ci sono aree più interessanti: la nostra preferenza va ai mercati emergenti”.

Per l’Msci emerging markets il 2017 è stato un anno eccezionale, con guadagni sopra il 30%. “Ma negli ultimi cinque anni, le performance sono state nel complesso deludenti rispetto ad altri listini. Oggi possono beneficiare di un’ampia e diffusa ripresa sul fronte economico e degli utili”.

Le opportunità più interessanti secondo il cio di NN IP si trovano in America Latina, per esempio in Argentina e Brasile o ai confini orientali dell’Europa: la Russia. Maggiore cautela invece andrebbe osservata su Cina, Messico, Turchia e Sud Africa. Ecco la videointervista.