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Manovra, Legambiente denuncia: impatto choc su trasporti locali

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Roma – I tagli al trasporto locale previsti dalla manovra economica varata ieri dal Parlamento rischiano di far aumentare vertiginosamente i prezzi di biglietti e abbonamenti o di far cancellare numerosi treni per i pendolari. Lo afferma oggi Legambiente, analizzando le possibili conseguenze del provvedimento, che precede tagli a Regioni ed enti locali per 4,2 miliardi di euro nel 2012 e 3,2 miliardi nel 2013.

“Il taglio drastico del servizio di trasporto locale provocherebbe il caos nelle città italiane, impedendo di fatto a centinaia di migliaia di studenti o lavoratori di muoversi e aumentando traffico e inquinamento”, dice l’associazione ambientalista in un comunicato. “Per far fronte alla situazione, le Regioni dovrebbero effettuare tagli tali da cancellare tutti i treni prima delle 6 e dopo le 21, cancellandone anche la metà nelle altre fasce orarie”.

L’alternativa è dunque quella di aumentare le tariffe, ma secondo Legambiente i costi per i pendolari per motivi di lavoro o di studio – stimati in 2,7 milioni – sarebbero “enormi”.

“Un cittadino di Roma, Bologna o Napoli si troverebbe a pagare un abbonamento mensile superiore a quello di Parigi (130 euro) ma con la beffa di dover sopportare sempre gli stessi disagi in termini di disservizi, ritardi, scarsa igiene”.

“Tra le capitali europee proprio Roma risulterebbe avere il secondo prezzo più alto per un abbonamento mensile, pari a 151 euro, superando città come Berlino (145 euro), Parigi (130) e Madrid (111) che vantano però un’offerta di treni pendolari e metropolitane di gran lunga superiore alla nostra per qualità e quantità”, dice ancora Legambiente.

Per questo l’associazione chiede al governo di varare un decreto legge che introduca un’accisa di 3 centesimi al litro per benzina e gasolio “al fine di coprire i tagli e, soprattutto, di dare certezze per il futuro, perché permetterebbe di generare un’entrata annua di circa 1,3 miliardi di euro”.

Secondo Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, questa sarebbe l’unica soluzione per finanziare il trasporto ferroviario locale “senza incidere sulle tasche dei cittadini”. Mentre il governo potrebbe alleggerire il peso dei rincari inevitabili per gli automobilisti, secondo l’associazione, intervenendo su “su quegli accordi di cartello che ad oggi mantengono i prezzi alti anche quando scende il prezzo del petrolio”.