Economia

Manovra bocciata dal FMI, quali misure mancano?

Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha ratificato le previsioni di crescita economica per l’Italia nel 2023 e nel 2024, all’interno di un contesto di rallentamento generale dell’economia europea. Secondo il rapporto “Prospettive economiche regionali per l’Europa” del FMI, l’Italia dovrebbe mantenere una crescita dello 0,7% sia nel 2023 che nel 2024, in conformità con le proiezioni già divulgate a ottobre.

Nonostante ciò, il FMI ha incoraggiato il governo italiano a essere più audace e a anticipare l’aggiustamento economico. Soprattutto con la nuova Legge di Bilancio, che secondo Alfred Kammer, direttore del Dipartimento europeo del FMI, mancano riforme riguardanti la crescita del paese.

Cosa non va nella nuova Legge di Bilancio

“Abbiamo consigliato al governo italiano di anticipare l’aggiustamento e di essere più ambizioso, nonché di pensare anche a riforme di bilancio strutturali e favorevoli alla crescita, che non sono previste nella bozza di bilancio 2024″, dichiara il direttore del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, Alfred Kammer. Per l’Italia “sarà importante avviare un percorso favorevole alla crescita e aumentare la produttività, questa è la questione chiave. Pertanto sosteniamo un aggiustamento di bilancio favorevole alla crescita”, ha aggiunto.

In sintesi, secondo il FMI, il governo ha redatto una manovra che manca di misure concrete per sostenere la crescita del Paese, il che è problematico, considerando che persino l’Istat ha confermato una modesta crescita acquisita del 0,7% per il 2023. Inoltre, molti esperti ed esponenti politici affermano come il 2024 sarà un anno difficile per l’economia italiana, con una crescita inferiore a quella di altri paesi europei, se le condizioni resteranno queste.

Strigliata anche per i fondi del PNRR

Un ulteriore aspetto di notevole rilevanza sollevato dal Fondo Monetario Internazionale riguarda il proficuo impiego dei finanziamenti provenienti dal PNRR da parte dell’Italia. Il direttore del Dipartimento europeo del FMI, Alfred Kammer, ha formulato un chiaro richiamo all’azione, sottolineando che l’Italia deve dedicare il massimo impegno a una gestione efficace di tali risorse finanziarie.

Kammer ha riconosciuto apertamente che l’Italia ha incontrato alcune difficoltà nell’attuazione di questi fondi, come la cronica lentezza della pubblica amministrazione nella realizzazione dei progetti. Tuttavia, ha enfatizzato in maniera decisa che risolvere tali ostacoli riveste un’importanza di primaria considerazione. Questo perché secondo Kammer, “il Next Generation Eu sarà importante e darà impulso alla crescita nel breve e nel medio termine”.

Il FMI conferma il periodo complesso di Italia ed Europa

Il contesto in cui l’Italia e l’Europa stanno operando non è affatto agevole. Infatti, la crescita in Europa per il 2023 è prevista all’1,3%, in calo rispetto al 2,7% del 2022. Secondo le stime del FMI, il prossimo anno si prevede una crescita dell’1,5%, ma il FMI conferma le previsioni precedenti per l’Italia: +0,7% sia nel 2023 che nel 2024, come comunicato ad ottobre. Inoltre, si prevede una riduzione dell’inflazione dal 6% di quest’anno al 2,6% del prossimo anno. L’Europa si trova di fronte alla sfida di ristabilire la stabilità dei prezzi, mantenendo al tempo stesso una crescita robusta a lungo termine.

Alfred Kammer ha inoltre dichiarato che la politica monetaria è attualmente adeguatamente restrittiva e ha raccomandato che rimanga tale anche nel 2024, mantenendo i tassi d’interesse vicini ai minimi record del 4%. Il Fondo monetario internazionale ha quindi messo in guardia la Banca centrale europea dall’abbassare i tassi troppo presto, poiché ciò comporterebbe un inasprimento della politica monetaria in seguito, il quale sarebbe più costoso. In altre parole, è più conveniente essere prudenti e stringere la politica monetaria solo quando necessario, piuttosto che allentare e dover poi affrontare ulteriori restrizioni.