Economia

Manovra 2024: le misure in cantiere. Al palo le pensioni

Ufficialmente aperto il cantiere della Manovra 2024. Tra le novità più importanti ci sono il cuneo fiscale e le iniziative riservate per le mamme. Ma sicuramente una delle incognite più pesanti che gravano sul cantiere è costituito dalle risorse, che al momento sono scarse. Pesa, inoltre, l’incognita del Pil, strangolato dalla recessione in Germania ed in Olanda e dal persistere della guerra in Ucraina. Tra le variabili esogene che potrebbero pesare sulla Manovra c’è anche il rallentamento della Cina.

Il Governo, inoltre, dovrà tenere sotto controllo anche il rialzo dei tassi di interesse. Ma non solo: a preoccupare ci sono i timori sull’andamento dei consumi domestici e la stagione estiva, che potrebbe chiudersi con dei risultati inferiori alle attese. Ma vediamo cosa potrebbe succedere.

Manovra 2024: cosa dobbiamo aspettarci

Sono parecchie le preoccupazioni che accompagnano il governo Meloni e che andranno a pesare direttamente sulla Manovra 2024. Il rischio è che possa essere ridotta ai minimi termini, andando a privilegiare le priorità. Ad anticiparlo è stato direttamente Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, che ha spiegato che potrebbe essere fatto il minimo possibile, senza flat tax e senza andare a rafforzare la pensione anticipata. Con ogni probabilità la Legge di Bilancio potrebbe viaggiare intorno ai 25-30 miliardi di euro.

Ma vediamo gli interventi previsti.

Cuneo fiscale

Tra le novità sulle quali il governo punta c’è il cuneo fiscale, che potrebbe essere rafforzato per i redditi fino a 35.000 euro. L’operazione costerebbe 9 miliardi di euro.

Irpef

L’ipotesi al vaglio è quella di prevedere una prima riduzione delle aliquote Irpef, che potrebbero passare da quattro a tre. Accorpare i primi due scaglioni avrebbe un costo pari a 3,4 miliardi di euro. La misura potrebbe essere differita a giugno o essere predisposta per partire nel corso del 2024.

Famiglie

Allo studio anche delle agevolazioni per le famiglie. Si starebbe studiando una detassazione Ires per le aziende che assumono delle donne con tre figli, che, in Italia, sono circa 1,22 milioni.

Pensioni

Per quanto riguarda le pensioni, per il momento sembrerebbe accantonato il progetto che prevede il superamento della Legge Fornero. Verrebbero riconfermate le misure esistenti: Quota 103, Opzione Donna ed assegno minimo a 600 euro. L’operazione avrebbe un costo pari a 1-2 miliardi di euro.

Sanità

È pari da almeno 2,5 miliardi di euro la necessità di finanziamento del fondo sanitario.

Fringe e premi

Per i premi di produttività sarebbe prevista una tassazione agevolata al 5% fino ad un importo massimo di 3.000 euro. I fringe benefit – sempre fino ad un massimo di 3.000 euro – potrebbero continuare a beneficiare della detassazione integrale. L’operazione ha un costo pari a 1-2 miliardi euro.

Manovra: i prossimi appuntamenti

Il prossimo 4 settembre 2023 Giorgia Meloni incontrerà i due vice premier – Matteo Salvini e Antonio Tajani – per fare il punto sui principali dossier aperti relativamente alla Manovra 2024.

La premier ha intenzione di rimarcare l’esigenza di un maggiore coordinamento tra il Governo ed il parlamento. L’incontro sarà anche l’occasione per fare il punto sulla tassa sugli extra profitti delle banche, che ha fatto storcere il naso un po’ a tutti e di cui la Meloni si è attribuita la paternità.

La tabella di marcia del governo è sicuramente intensa ed è necessario che il governo riesca a procedere speditamente. La maggioranza, almeno teoricamente, dovrebbe muoversi come un uomo solo, ma sembra un’impresa difficile davanti ad una manovra che ha la coperta corta: solo 25-30 miliardi di euro di budget, dei quali circa 9 sono necessari per prorogare il taglio del cuneo fiscale. Ma soprattutto sulla quale pesa il restyling previsto del patto di Stabilità.

Tra gli altri temi caldissimi – che potrebbero trovare spazio nella riunione della maggioranza – ci sono anche l’emergenza migranti, il Pnrr e il capitolo delle riforme.

Il nodo delle pensioni in Manovra

Come abbiamo visto in precedenza uno dei nodi della Manovra 2024 è quello relativo alle pensioni. È stata accantonata, almeno per il momento, l’ipotesi di superare la Legge Fornero. Ad essere al centro del dibattito portato avanti dalle forze di maggioranza ci sono le norme attuali.

La Lega continua ad insistere per Quota 41: ossia la possibilità di uscire dal mondo del lavoro con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica. Il problema è che servirebbero almeno 3,7 miliardi in tre anni per finanziare questa misura. Ma dal 2027 il calo degli importi degli assegni farebbe risparmiare quasi 900 milioni ogni anno. Forza Italia, invece, insiste con il rafforzamento delle pensioni minime dopo il primo innalzamento a 600 euro che è entrato in vigore proprio quest’anno.

Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro, ha chiarito che eventuali risorse extra saranno destinate a giovani e donne a partire dalla proroga di Quota 103, Ape Social e Opzione Donna