Economia

Lotta al denaro sporco: Ue propone interconnessione dei conti bancari

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Da Danske Bank, Pilatus Bank fino a Ing sono tanti gli scandali bancari che hanno travolto l’Ue negli ultimi anni e da tutti emerge un unico denominatore, ossia la mancanza di regole comuni agli stati membri che possano prevenire rafforzando la vigilanza.

Da qui la Commissione Europea ha presentato varie proposte di legge che hanno come obiettivo fermare il flusso di denaro sporco che ogni anno transita nell’intera Ue. In particolare si prevede di combattere il riciclaggio di denaro sporco in tutta Ue con l’interconnessione dei registri dei conti bancari. Lo riporta ItaliaOggi secondo cui la Commissione ha adottato una comunicazione e quattro relazioni per sostenere le autorità europee e nazionali ad affrontare i rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, proponendo la creazione di una piattaforma comune a livello Ue, da realizzare attraverso un’azione legislativa, previa consultazione con i governi degli Stati membri e le unità d’informazione finanziaria.

Prodotti anonimi, identificazione dei titolari effettivi e nuovi prodotti non regolamentati, come ad esempio le criptovalute, sono alcuni dei punti deboli nella lotta al riciclaggio che emergono dalla Relazione sulla valutazione sovranazionale dei rischi. Tuttavia, parte di queste mancanze saranno affrontate con il recepimento della quinta direttiva antiriciclaggio, sottolinea la commissione.

Nella lotta al riciclaggio nel nostro paese si ricorda la grossa novità che scatterà da settembre per cui banche e Poste dovranno segnalare a Bankitalia tutti i movimenti in contanti pari o superiori ai 10mila euro, sia in modalità unica o attraverso più operazioni di importo superiore a mille euro. La segnalazione dovrà contenere la data dell’operazione, l’importo, la causale, la filiale, i dati identificativi del cliente. I dati dovranno essere comunicati in via telematica. Finalità ultima combattere il riciclaggio.