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Lehman 10 anni dopo, Buffett: bolle destinate a ripetersi

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“Le persone vedono che i vicini più ignoranti di loro si arricchiscono” mentre loro no, allora non vogliono perdere il treno, “è contagioso”. È questo secondo uno dei massimi guru degli investimenti al mondo, Warren Buffett, il male incurabile all’origine delle crisi. È il motivo per cui le bolle di asset sono destinate a formarsi sui mercati finanziari.

Al presentatore dell’emittente CNBC Andrew Ross Sorkin che nel documentario che esce in occasione del decimo anniversario del crac di Lehman Brothers gli chiedeva se era preoccupato per il riproporsi di una nuova crisi finanziaria, il finanziere miliardario ha detto laconico che “ne scoppierà un’altra prima o poi“.

“Le persone incominciano a interessarsi a qualcosa non perché sta acquistando valore e nemmeno perché ne capiscono qualcosa”, secondo Buffett. Il comportamento umano, l’avidità e la gelosia sono i fattori “umani” scatenanti delle crisi e saranno per sempre una parte imprescindibile del sistema finanziario mondiale.

Nelle settimane successive al fallimento della banca d’affari Lehman Brothers, la holding di Buffett Berkshire Hathaway ha saputo beneficiare delle turbolenze finanziarie, investendo in big come Goldman Sachs e General Electric, i cui titoli erano scesi su valori molto bassi.

Nel documentario Crisis on Wall Street: The Week That Shook the World, in onda il 12 settembre alle 10 di sera ora di New York, Buffett ritorna sui momenti di altissima tensione di dieci anni fa. Quando le banche stavano per fare crac, i dirigenti del settore si sono rivolti all’Oracolo di Omaha per chiedere finanziamenti di ultima istanza. Buffett ha definito gli eventi drammatici di quel periodo “una Pearl Harbor economica“.

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