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L’incubo di Mario Draghi è realtà

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ROMA (WSI) – Gli ultimi dati pubblicati dalla Bce sono il vero e proprio incubo di Mario Draghi, numero uno dell’istituto.

Stando all’ultima relazione mensile sugli aggregati monetari diffusi dalla Banca centrale europea, il credito erogato dalle banche al settore privato è sceso -2% ad agosto, con i prestiti alle imprese non finanziarie, calati -3,8%.

Quello che forse non tutti sanno è che il calo del 2% dei crediti al settore privato è il più sostenuto, su base annua, dalla nascita dell’euro nel 1999. E che si tratta, anche, della 16esima flessione consecutiva su base mensile.

I numeri indicano che il meccanismo di trasmissione monetaria dell’Europa non è solo bloccato, ma si è rotto, senza speranza. I media americani sottolineano che in un mondo kynesiamo in cui la crescita del credito, e solo la crescita del credito, genera crescita economica, ciò significa che la fase di depressione economica dell’Eurozona, detto semplicemente, è destinata a peggiorare, nel momento in cui i flussi di capitali che per ora si stanno riversando sui mercati europei saranno ritirati.

Commenta Société Generale: “Guardando in avanti, (il calo dei prestiti) suggerisce che la ripresa negli investimenti privati non è da attendersi nel terzo trimestre”. [ARTICLEIMAGE]

Annalista Piazza, analista presso Newedge Group a Londra, sottolinea: “Sebbene la Bce sia stata chiara nel dire di non poter fare molto per aumentare l’erogazione dei prestiti a favore delle aziende, ritieniamo che il quadro attuale del credito rimarrà una delle ragioni chiave che sosterranno un lungo periodo di politica monetaria accomodante”.