(Teleborsa) – L’Europa continua ad accusare l’impatto della crisi dei cosiddetti PIIGS, ovvero quei Paesi a maggior rischio default, in particolare la Spagna e L’Irlanda, mentre i componenti storici dell’Unione mostrano uno stato di salute invidiabile. E’ quanto emerge dai dati finali sul PMI dei servizi della Zona Euro, che è scivolato sui minimi degli ultimi sette mesi, attestandosi a settembre a 54,1 punti dai 55,9 del mese precedente. Un risultato analogo era stato offerto dal PMI manifatturiero, che è caduto a 53,7 punti, pur confermando un trend di crescita del settore. Una crescita che appare però più moderata, in linea con le previsioni di un rallentamento dell’economia nell’ultima parte dell’anno, ma anche in relazione alla crisi che ha colpito alcuni Membri dlela UE, quali la Spagna e l’Irlanda. La prima mostra un deterioramento del PMI dei servizi al tasso più alto dell’anno a 47,9 punti, mentre l’Irlanda scivola sotto la soglia che denota la contrazione dell’attività a 48,8 punti. Invece, i PMI restano su livelli elevati, seppur in leggera riduzione, in Francia (58,2 punti) e Germania (54,9 punti). Situazione rosea per l’Italia, dove il settore dei servizi conferma una moderata crescita, mostrando solo una piccola variazione rispetto al mese di agosto a 51,3 punti.
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