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Italicum: come sarebbe il Parlamento se si votasse oggi

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ROMA (WSI) – Per il 71% degli italiani l’accelerazione per il cambiamento della legge elettorale ed il superamento del bicameralismo perfetto, voluta dal segretario del PD Matteo Renzi, sblocca un processo di riforme fermo da anni.

Con l’Italicum – secondo la simulazione dell’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo (LA7) – ci sarebbero alla Camera 5 partiti, qualunque sia la coalizione vincente. Per il Centro Sinistra, soltanto il PD, con 324 seggi in caso di vittoria o 180 in caso di sconfitta.

Circa 115 deputati andrebbero al M5S. Per il Centro Destra, entrerebbero a Montecitorio Forza Italia, con 230 o 126 seggi in base all’esito elettorale, oltre al partito di Alfano ed alla Lega Nord, tornata da ieri in gioco grazie alla clausola di rappresentanza territoriale.

Risulterebbero penalizzate le liste sotto il 4,5% che, in base alle attuali intenzioni di voto rilevate dall’Istituto Demopolis, rimarrebbero escluse anche se coalizzate: è il caso, ad esempio, di Fratelli d’Italia con AN, di SEL di Vendola, dell’UDC e di Scelta Civica, decisamente lontani anche dalla nuova soglia di accesso. [ARTICLEIMAGE]

“Centro Sinistra e Centro Destra – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – sono separati da appena mezzo punto percentuale: al 35,2% la coalizione di Renzi, al 34,7% quella di Berlusconi. Entrambe in grado di superare facilmente l’asticella del 35% al primo turno. Più distante oggi, al 22,6%, il Movimento 5 Stelle. Se si tornasse alle urne – conclude Pietro Vento – nessuno dei due principali schieramenti raggiungerebbe oggi al primo turno la soglia del 37%”. [ARTICLEIMAGE]