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Italia: disoccupazione a record e torna incubo inflazione negativa

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ROMA (WSI) – L’incubo disoccupazione non allenta la sua morsa sull’Italia. Stando ai dati provvisori dell’Istat, nel mese di giugno il tasso di disoccupazione è salito al 12,7%, rispetto al 12,5% di maggio. Il numero degli occupati è calato di 22.000 unità.

Balzo della disoccupazione per i giovani tra 15 e 24, con i senza lavoro che sono aumentati +34.000 con un tasso monstre di disoccupazione al 44,2%, +1,9% su base mensile e al record dal 1977.

In generale il tasso di occupazione, pari al 55,8%, cala nell’ultimo mese di 0,1 punti percentuali.

Rispetto a giugno 2014, l’occupazione è in calo dello 0,2% (-40 mila), mentre il tasso di occupazione rimane invariato.

Nei dodici mesi il numero di disoccupati è aumentato del 2,7% (+85 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,3 punti percentuali.

Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni è sceso -0,1%, a -18 mila, riprendendo il calo cominciato a inizio anno e interrotto a maggio. [ARTICLEIMAGE]

Il tasso di inattività, pari al 35,9%, cala di 0,1 punti percentuali rispetto a maggio. Su base annua gli inattivi sono diminuiti dello 0,9% (-131 mila) e il tasso di inattività di 0,2 punti.

L’aumento del numero di disoccupati negli ultimi 12 mesi è pertanto associato ad una crescita della partecipazione al mercato del lavoro, testimoniata dalla riduzione del numero di inattivi. Che non basta comunque a giustificare numeri tanto negativi.

Nuove ombre all’orizzonte arrivano inoltre da un altro dato comunicato stamattina dall’Istat: quello dell’inflazione, che a luglio torna a essere negativa.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo cala infatti dello 0,1% su base mensile mentre, come a giugno, aumenta dello 0,2% su base tendenziale.

Si rileva l’attenuazione del calo tendenziale dei prezzi degli energetici regolamentati (-1,0%, da -3,6% di giugno) e l’accelerazione della crescita su base annua di quelli di alcune tipologie di servizi bilanciano le spinte al ribasso dei prezzi degli energetici non regolamentati (-8,6%, da -7,2% del mese precedente) e degli alimentari non lavorati (+1,6%, da +2,1% di giugno).

Occhio ai prezzi del carrello della spesa degli italiani, con i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,5% in termini congiunturali e dello 0,1% nei confronti di luglio 2014 (dal +0,2% di giugno).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,9% su base mensile e crescono dello 0,7% su base annua (da +0,8% del mese precedente).

Riguardo all’Eurozona, il tasso di disoccupazione è invece rimasto stabile a giugno all’11,1%, stando a quanto reso noto da Eurostat. Sul fronte dell’inflazione, quella dei 19 paesi che fanno parte dell’euro è rimasta stabile a luglio allo 0,2%, rimanendo comunque ben lontana dal target della Bce.

Riguardo all’intera Unione europea, Eurostat ha reso noto che il tasso di disoccupazione delle 28 nazioni appartenenti all’Ue è stato a giugno pari al 9,6%, invariato rispetto a maggio. Eurostat stima che 23,3 milioni di persone sono risultate senza lavoro il mese scorso, inclusi 17,8 milioni nell’area euro.

I più bassi tassi di disoccupazione sono stati registrati in Germania (4,7%) e nella Repubblica Ceca (+4,9%) e quelli più elevati in Grecia 25,6% nell’aprile del 2015 e in Spagna 22,5%.