Società

Italia: cancellata classe media, un quarto a rischio povertà

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New York – La classe media italiana, punto di forza del paese dal Dopoguerra a oggi, e’ stata spazzata via dalla crisi del debito e dalle manovre di austerity. Il paese e’ stremato e il caos politico causato dall’affondo del PdL che ha staccato la spina al governo Monti minaccia i conti pubblici.

Mentre ritorna il rischio di default per le finanze italiane, i dati sulle condizioni di vita e reddito dell’Istat fanno tremare le gambe. Oltre un quarto degli italiani è a rischio povertà o esclusione sociale. Nel 2011, infatti, il 28,4% delle persone residenti in Italia è a rischio secondo la definizione adottata nell’ambito della strategia ‘Europa 2020’.

L’indicatore deriva dalla combinazione del rischio di povertà (calcolato sui redditi 2010), della severa deprivazione materiale e della bassa intensità di lavoro ed è definito come la quota di popolazione che sperimenta almeno una delle suddette condizioni.

Il rischio di povertà o esclusione sociale è più elevato rispetto a quello medio europeo (24,2%), soprattutto per la componente della severa deprivazione (11,1% contro una media dell’8,8%) e del rischio di povertà (19,6% contro 16,9%).