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Israele attacca Gaza. Netanyahu “operazione sarà estesa”

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TEL AVIV (WSI) – “L’operazione sarà estesa e proseguirà fino a quando gli spari verso le nostre città non cesseranno del tutto e la calma ritornerà”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu al termine di una consultazione con i responsabili militari a Beer Sheva, nel Neghev.

Intanto il bilancio provvisorio delle vittime degli attacchi sferrati da ieri da Israele a Gaza parla di 35 morti e 300 feriti. Lo afferma Ashraf al-Qidra, responsabile dei servizi medici. ”Dobbiamo fermare questo massacro, questo e’ un genocidio”, ha detto il leader palestinese Abu Mazen alla riunione straordinaria dell’Olp in corso a Ramallah.

Cinque persone sono rimaste uccise in un attacco aereo israeliano nel campo profughi di al-Maghazi (Gaza). Lo riferisce l’agenzia di stampa Maan.

IL PUNTO

[ARTICLEIMAGE] Israele promette di rafforzare l’offensiva contro Hamas mentre proseguono i raid aerei di su Gaza in risposta al costante lancio di razzi dalla Striscia da parte dei militanti palestinesi. “Abbiamo ucciso terroristi di differenti ranghi – ha detto il ministro della difesa israeliano Moshè Yaalon citato dai media – e questa operazione continuerà e sarà intensificata. Da parte nostra non sarà una battaglia di breve durata”. Proseguono intanto i raid in risposta alla pioggia di razzi dalla Striscia da parte di Hamas: secondo l’esercito israeliano dall’inizio dell’operazione ‘Margine protettivo’, lunedì notte, sono stati lanciati 225 razzi, mentre solo la notte scorsa l’aviazione israeliana ha effettuato 160 raid su Gaza su un totale di 430 attacchi aerei. E, contemporaneamente, sale anche il bilancio delle vittime a quota 25. Almeno 21 persone hanno perso la vita a causa dei raid aerei, gli ultimi sei dei quali colpiti in un’abitazione di Beit Hanun.

Secondo il ministero della Sanità a Gaza, riporta la Bbc online, tra le 21 persone c’erano anche quattro donne e tre bambini. A questi si aggiungono i quattro uomini-rana palestinesi (cinque secondo alcune fonti) uccisi dai militari poco a nord della Striscia. Da parte sua, l’ala militare di Hamas ha annunciato che d’ora in poi tutti gli israeliani vengono considerati obiettivi. Un avvertimento accolto dal premier Benjamin Netanyahu ieri sera con la promessa di “espandere notevolmente le nostre operazioni contro Hamas” di fronte alla minaccia dei razzi. Israele, inoltre, ha avvertito Hamas che potrebbe lanciare un’operazione di terra per fermare il lancio di razzi ed ha autorizzato il richiamo di 40mila riservisti, centinaia dei quali hanno già preso attorno a Gaza tra le file dell’Esercito.

Il “Medio Oriente in queste ore sta vivendo un peggioramento della situazione”, ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini incontrando il suo omologo russo, Serghei Lavrov, a Mosca. Da parte sua, il Consolato generale italiano a Gerusalemme ha invitato gli italiani – tramite sms – a evitare ogni spostamento e stare vicino ai rifugi. Il presidente palestinese Abu Mazen – citato dai media di Ramallah – in un discorso tv ai palestinesi ha detto di aver sentito le “fazioni e i leader di Hamas a Gaza. Tutti hanno riferito di essere per la continuazione della tregua e contro l’escalation”. Secondo la stessa fonte, Abu Mazen ha avuto un colloquio telefonico con il presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sissi al quale ha chiesto di intervenire nella crisi con Gaza. Ma difficilmente, commenta la Bbc, Hamas potrà concordare una tregua senza ottenere in cambio qualcosa che giustifichi – davanti al suo popolo – la morte e la distruzione della campagna israeliane.

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L’aviazione israeliana ha lanciato la scorsa notte attacchi contro 160 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, in risposta al lancio di razzi contro Israele.

Lo ha reso noto l’esercito israeliano, mentre fonti palestinesi hanno riferito di almeno 24 morti e oltre 150 feriti nella prima giornata di raid.

“La scorsa notte sono stati colpiti 160 obiettivi nella Striscia di Gaza, che portano a 430 il numero di quelli colpiti dall’inizio dell’operazione ‘Barriera di protezione'”, ha detto il portavoce dell’esercito, generale Moti Almoz. Il generale ha precisato che tra gli obiettivi colpiti nella notte figurano 120 siti di lancio di razzi, 10 posti di comando di Hamas, “numerosi tunnel”, due abitazioni di “leader militari di Hamas, così come “uffici del ministero dell’Interno e del servizio di sicurezza nazionale di Hamas”. Secondo la stampa israeliana, negli attacchi è rimasto ucciso un alto esponente dell’ala militare del movimento palestinese Jihad islamica, Hafez Hamad, mentre è sfuggito ai missili israeliani il leader delle Brigate Ezzedin al-Qassam a Rafah, Raed al-Atar.

Fonti mediche palestinesi citate dalla stampa israeliana hanno riferito di almeno 24 morti e oltre 150 feriti nel primo giorno dell’operazione nella Striscia di Gaza. L’attacco più sanguinoso è stato messo a segno contro un’abitazione della città di Khan Yunis, nel sud del territorio palestinese, in cui sono morte otto persone, tra cui un bambino di 8 anni e due adolescenti, e altre 25 sono rimaste ferite.

“Non sarà una battaglia di breve durata”. ll ministro della difesa Moshè Yaalon parla delle operazioni in corso contro Hamas che ”saranno estese durante i prossimi giorni”. 160 i raid dell’aviazione israeliana nella notte, bombardamenti che stanno continuando e l’allarme arriva fino a Geruslamme e Tel Aviv.

“Abbiamo ucciso terroristi di differenti ranghi – ha detto Yaalon citato dai media – e questa operazione continuerà e sarà intensificata. Da parte nostra non sarà una battaglia di breve durata”. Ha poi fatto un bilancio di due giorni dell’operazione “Margine protettivo”: ”Abbiamo distrutto armi (di Hamas), infrastrutture del terrore, comandi e sistemi di controllo, istituzioni, palazzi del governo e case dei
terroristi”.

(TMNews-RaiNews24)