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Le scuse di chi non investe nell’asset più redditizio

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Ramit Sethi, milionario e autore del best seller “I Will Teach You To Be Rich”, ha un consiglio semplice per coloro che intendono diventare ricchi. Destinare una maggiore quota del proprio risparmio al mercato azionario. Non è esattamente un modo di operare affine al risparmiatore italiano, che al contrario punta su immobili o al più rassicurante conto corrente.

Anche i millennials statunitensi, comunque, sono assai meno propensi ad investire in azioni rispetto alle generazioni precedenti. Solo il 37% degli under 35 americani, secondo un sondaggio Gallup, ha posseduto azioni fra il 2017 e il 2018. Fra gli over 35 la percentuale sale al 61%.

Sethi, in un articolo comparso su Cnbc, ha elencato alcune fra le più tipiche scuse che impediscono ai risparmiatori di accrescere il proprio patrimonio. Chi investe con continuità e con un lungo orizzonte temporale, può comunque trarre soddisfazioni anche mettendo da parte piccole cifre.

Ma il tempo è un nemico: prima si inizia a investire, maggiori saranno le possibilità di conseguire risultati. Data la volatilità del mercato azionario, ci sentiamo solo di precisare (per chi si avvicina all’investimento per la prima volta) che un portafoglio bilanciato comprende anche altre classi di attività più stabili.

Le scuse di chi non investe nel mercato più redditizio

  1. Ci sono così tante azioni là fuori, così tanti modi per comprare e vendere azioni, e così tante persone che danno consigli diversi. È soverchiante“. Questo è il codice per: “Voglio nascondermi dietro la complessità”, afferma Sethi, “ogni nuovo argomento è schiacciante (diete, regimi di allenamento, genitorialità). La risposta non è quella di evitarlo: è scegliere una fonte di informazioni e di iniziare a imparare”.
  2. “Non voglio essere la persona che compra nel mercato quando è al picco che precede il crollo”. Che cosa significa: “sai già che non puoi cronometrare il mercato, ma semplicemente non lo capisci. Puoi far sparire questo problema investendo automaticamente ogni mese”.
  3. “Non ho investito in nulla perché ci sono così tante opzioni diverse per mettere i miei soldi nel lungo termine (cioè, immobiliare, azioni, criptovaluta e materie prime). So che dovrei investire, ma le azioni non mi fanno sentire a mio agio”. Che cosa significa: “La grande ironia è che credi che il “controllo” aiuterà i tuoi ritorni sugli investimenti”, afferma Sethi, “in realtà, si otterrebbero rendimenti migliori facendo meno. Meno controllo hai, meglio è. L’investitore medio compra alto, vende basso e commercia frequentemente (pagando le tasse sulle transazioni). Tutto ciò riduce i tuoi guadagni di enormi quantità”.
  4. A causa della mia mancanza di conoscenza ed esperienza nel mercato azionario, non voglio perdere i miei sudati soldi“. Ironia della sorte, ogni giorno che non investi, stai effettivamente perdendo soldi a causa dell’inflazione. Non te ne accorgerai mai fino a quando non sarai sulla settantina, a quel punto sarà troppo tardi, conclude l’autore.