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Inps, in calo nuove pensioni. Allarme: “funzionalità a rischio”

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ROMA (WSI) – E’ di appena 756 euro l’assegno medio delle pensioni liquidate dall’Inps nel corso del 2013, l’importo medio delle pensioni previdenziali e’ pari a 1.044 euro mentre per le pensioni assistenziali la cifra mensile e’ di 423 euro. E’ quanto emerge dal bilancio sociale dell’Inps.

Per le pensioni di anzianita’ l’importo medio e’ 1.991 euro con una sensibile differenza tra le categorie di lavoratori. Infatti si va dai 1.339 euro per un lavoratore autonomo a circa 2.009 euro dei lavoratori privati fino a 2.796 euro dei dipendenti pubblici.

Le pensioni di vecchiaia sono invece molto piu’ contenute con un assegno mensile medio di 784 euro ma con una “fortissima” differenziazione tra gli autonomi con 667 euro, i dipendenti privati (862 euro) e dipendenti pubblici che arrivano a 2.269 euro.

Quasi un pensionato su due percepisce un reddito mensile inferiore a mille euro e un pensionato su sette non arriva a 500 euro. Il 43,5% dei pensionati (circa 6,8 milioni di persone) percepisce un reddito pensionistico medio inferiore a mille euro al mese per una spesa complessiva annua di 52,4 miliardi di euro. Il 26% dei pensionati (circa 4 milioni) si colloca nella fascia tra mille e 1.500 euro mensili con un importo totale di 66,2 miliardi di euro, pari a un quarto della spesa pensionistica complessiva. Un altro 15% (2,3 milioni di pensionati) supera i 2mila euro al mese peruna spesa totale di 94 miliardi l’anno. Tra questi 676mila pensionati riscuotono assegni pensionistici superiori a 3mila euro al mese per un totale di 38 miliardi di euro.

L’Inps lancia anche un allarme affermando che i continui tagli alle spese di funzionamento dell’Inps rischiano di “compromettere seriamente la funzionalita’ dell’Istituto e quindi la sua capacita’ di erogare servizi”.

L’anno scorso le spese di funzionamento sono ammontate a 2,61 miliardi di euro, circa lo 0,6% di tutte le uscite correnti, e presentano una contrazione di 910 milioni rispetto ai 3,52 miliardi del consuntivo 2012 (-25%). “Il decremento delle spese di funzionamento – si legge nel bilancio sociale – deriva in gran parte dall’applicazione dei risparmi di spesa previsti dalla normativa vigente. Le disposizioni normative in tema di spending review hanno imposto all’Istituto l’adozione di misure di contenimento delle spese che hanno inciso significativamente sul bilancio dell’Istituto”.

I trasferimenti al bilancio dello Stato per il 2013 sono ammontati a 553 milioni e le riduzioni piu’ significative hanno riguardato le spese per i servizi tecnologici, le spese per l’invio di posta massiva, le spese per convenzioni con banche e poste e le spese per i fitti passivi. (ASCA)