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Inflazione Usa accende speculazione Fed: mercato scommette su sette rialzi nel 2022

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L’intervento della Fed sui tassi di interesse per spegnere la corsa dell’inflazione Usa sui massimi dal 1982 potrebbe rivelarsi più consistente delle attese. Ad accendere nuove speculazioni sull’aumento del costo del denaro Usa, è stato il dato diffuso ieri sull’inflazione Usa di gennaio. Il mese scorso secondo i dati diffusi dal dipartimento del Lavoro, i prezzi al consumo hanno registrato una crescita del 7,5% su base annuale, oltre il 7,2% atteso, segnando il tasso più alto dal 1982 ad oggi.

Su base mensile, i prezzi sono aumentati dello 0,6% rispetto al mese precedente, contro attese per un +0,4%, dopo il +0,5% di dicembre. Il dato “core”, ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,6%, dopo il +0,6% del mese precedente, contro attese per un +0,4%.

Su base annuale, il dato generale ha messo a segno un +7,5% – più del 7,2% delle attese e sopra il 7% di dicembre – ovvero il rialzo maggiore dal febbraio 1982. Il dato “core” è cresciuto del 6%, dopo il +5,5% del mese precedente, il dato più alto dall’agosto 1982; le attese erano per un +5,9%. I prezzi del settore alimentare e quelli dell’energetico sono entrambi cresciuti su base mensile dello 0,9%. Nell’ultimo anno, i prezzi energetici sono aumentati del 27%, quelli dei generi alimentari del 7%.

Inflazione Usa, le attese per rialzo tassi

Spiegano a questo proposito gli analisti di Mps Capital Services “ancora una volta, il dato sull’inflazione Usa ha sorpreso al rialzo sia nel dato generale che in quello core.
Ad aggiungere benzina sul fuoco ci ha pensato poi il “falco” votante James Bullard, il quale ha dichiarato di essere favorevole ad un rialzo per complessivi 100 pb entro il 1° luglio, il che implicherebbe la possibilità di un rialzo da 50 pb a marzo e rialzi di 25pb ad ogni meeting successivo (maggio e giugno), lasciando anche il dubbio sul fatto che un’azione possa avvenire in un incontro extra-meeting.
Sul tema riduzione del bilancio, infine, Bullard è dell’idea che possa iniziare già nel 2° trimestre, con la possibilità non solo di lasciare scadere i titoli senza reinvestirli ma procedendo con vendite attive”.

Il mercato (OIS) ora prezza 7 rialzi pieni da 25 pb nel 2022 con quello di marzo di 50 pb (all’85%). Il tutto si è tradotto in un forte rialzo dei tassi negli USA, con il tasso 10 anni che ha superato la soglia psicologica del 2%, ed un ulteriore marcato appiattimento delle curve arrivate su livelli che storicamente sono stati raggiunti durante una fase avanzata del ciclo monetario restrittivo e non al suo inizio.