Economia

Inflazione, stangata su telefonia fissa e mobile. Tutti gli aumenti

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Nell’ultimo periodo di elevata inflazione, in Italia, ci sono stati rincari anche sulle tariffe per i servizi di telefonia mobile e fissa.

Alcune compagnie hanno deciso di aumentare i prezzi dei loro pacchetti per adeguarsi ai costi crescenti di gestione della rete e per soddisfare la maggiore domanda di servizi di connessione mobile ad alta velocità.

Questi aumenti sono stati annunciati nei mesi precedenti e sono stati applicati dalle compagnie telefoniche a partire dal mese di gennaio.

I rialzi generalizzati sia per la telefonia mobile sia per la telefonia fissa

I clienti, quindi, si trovano ad affrontare un aumento delle tariffe:

  • dal 2 al 3% per quanto riguarda i servizi di telefonia mobile
  • dal 3 al 4% per quanto riguarda i servizi di telefonia fissa

Le compagnie telefoniche hanno giustificato questi aumenti con la necessità di investire in nuove tecnologie per migliorare la copertura del segnale e la velocità della connessione internet, nonché per adeguarsi alle normative europee.

La maggior parte delle compagnie ha comunicato gli aumenti ai propri clienti via mail e/o SMS e ha offerto la possibilità di modificare l’offerta attualmente attiva per continuare a beneficiare delle stesse condizioni contrattuali.

Si consiglia ai clienti interessati di verificare l’offerta attualmente attiva e di valutare l’eventuale cambio di compagnia telefonica per avere maggiori informazioni sui prezzi e sui pacchetti disponibili.

Le scelte delle società di telefonia

Vediamo come si sono mosse le principali compagnie telefoniche italiane.

“Tim informa che, a partire dal 27 novembre 2022, le proprie offerte di rete fissa e mobile potranno prevedere l’adeguamento annuale dei prezzi all’andamento dell’inflazione, incrementato di un coefficiente di maggiorazione predeterminato. Ciascuna offerta interessata sarà caratterizzata da una chiara indicazione sulla presenza del suddetto meccanismo di adeguamento annuale dei prezzi, unitamente ad una compiuta descrizione delle relative modalità di applicazione”, questo l’annuncio di Tim che ha contestualmente avvisato gli utenti di ulteriori rincari fissati con cadenza annua per il 2024 e il 2025.

Queste invece le mosse di Wind. Sul mobile, dal 13 gennaio 2023 e per i rinnovi successivi a tale data alcune offerte cellulari che includono traffico dati hanno subito un aumento di 2€ al mese. La motivazione è quella di investire di continuo nel miglioramento della rete, con l’obiettivo di offrire una connessione sempre più affidabile e veloce. Si parla, inoltre, di nuove “esigenze di mercato”. Sul fisso è stata attuata una rimodulazione, in questo caso per alcune offerte, entrata in vigore dal 1° dicembre 2022: aumento pari a 2€ o a 5,99€ al mese, in base al piano sottoscritto, sia per i clienti privati che i titolari di partita Iva.

Chi aumenta solo il fisso

Aumento deciso anche per Fastweb sul fisso. Il 2023 prende il via con l’annuncio una nuova rimodulazione per alcuni clienti di rete fissa. I clienti coinvolti dalla modifica unilaterale del contratto registreranno un rincaro del canone mensile che potrà raggiungere una cifra record di 5 euro in più al mese con un aumento complessivo della spesa, quindi, di ben 60 euro all’anno, senza alcuna modifica al servizio offerto dall’operatore.

Infine, anche Vodafone ha varato aumenti “selettivi” sul fisso. A partire dal 7 dicembre 2022 alcuni già clienti Vodafone di rete fissa hanno subito un aumento della loro spesa mensile, il costo di alcune offerte di rete fissa aumenterà di 1,99 euro al mese. Anche qui non si conosce la lista delle offerte coinvolte.