Non sembra interrompersi con l’avvicinarsi dell’anno nuovo uno dei trend che hanno caratterizzato il 2013. Anzi, possibilmente il tasso degli episodi di fuga dell’oro fisico dall’India sono aumentati.
“Quasi tutti i passeggeri in volo da Dubati a Kozhikode (città dello Stato federale indiano di Kerata) sono stati beccati con un chilo di oro” fisico con loro, si legge sul Times of India.
Se un indiano vuole l’oro, l’oro avrà. Costi quel che costi.
Dovendo fare i conti con una stretta sulle importazioni d’oro e un crollo dei prezzi internazionali – qualche giorno fa il metallo prezioso è sceso sotto la soglia dei 1.200 dollari l’oncia – le case di oro e gli operatori del traffico illeciti stanno facendo affidamento su metodi alternativi per rifornirsi del metallo giallo.
Qualsiasi NRI, che abbia trascorso almeno sei mesi all’estero, ha il diritto di portare con sé un chilogrammo di oro, del valore di 270 mila rupie cada uno.
In totale all’aereoporto di Chennai sono arrivati 80 chilogrammi di oro, del valore di circa 240 milioni di rupie. Non è un metodo illegale, ma ha colto di sorpresa – almeno a giudicare dalle dichiarazioni – le autorità.
È evidente che le misure e restrizioni del governo volte a contenere il deficit non hanno ridotto i livelli di domanda per l’oro.