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In rampa di lancio i Panda Bond targati Italia

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L’intesa commerciale tra Italia e Cina procede serrata tanto che secondo quanto annunciato nei giorni scorsi dal ministro dell’economia sarebbe imminente da parte di Roma il lancio di un prestito obbligazionario in valuta cinese per favorire lo sviluppo delle aziende italiane che operano a Pechino.

“Nei prossimi giorni lanceremo la prima emissione dei Panda bond” ha annunciato il ministro dell’Economia, Tria, chiudendo i lavori del Forum Italia-Cina a Milano.

I Panda-bond sono titoli obbligazionari destinati a investitori istituzionali operanti in Cina, “per ora sono sperimentali per 150 milioni di euro”, ha poi proseguito Tria, aggiungendo che, nell’ambito degli accordi siglati, “i soggetti assicurativi di entrambi i Paesi cercheranno delle soluzioni congiunte per fondi e per capitali privati”.

I proventi derivanti dalle emissioni verranno utilizzati per finanziare – direttamente o indirettamente – succursali o controllate di aziende italiane con sede in Cina e quindi supportarne la crescita.

Queste obbligazioni saranno emesse attraverso la Cassa Depositi e Prestiti che però non ha ancora fornito i dettagli dell’emissione riservata agli investitori istituzionali cinesi.
Secondo gli accordi firmati lo scorso mese di marzo in occasione della visita italiana del presidente Xi Jinping dall’amministratore delegato di CDP Fabrizio Palermo e dal Chairman di Bank of China Chen Siqing è previsto un piano di emissioni di “Panda Bond” da 5 miliardi di Renminbi (650 milioni di euro) per il quale è stato avviato l’iter autorizzativo da parte di People’s Bank of China.

La liquidità raccolta sarà veicolata alle imprese sia attraverso le banche italiane presenti in Cina, sia attraverso le banche cinesi.

Tra i Paesi della zona euro che hanno già emesso questi titoli c’è il Portogallo che nel mese di maggio ha collocato obbligazioni denominate in yuan con scadenza triennale. Lisbona ha fatto sapere che l’operazione ha un valore di 2 miliardi di yuan (260 milioni di euro).
I Panda bond del Portogallo non sono i primi nell’Unione Europea: la Polonia ha già emesso titoli di stato sul mercato cinese nel 2016 e l’Ungheria nel 2018.