Società

Imprese chiedono prestiti per pagare le tasse. E poi chiudono

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MILANO (WSI) – Per pagare le tasse le imprese chiedono prestiti in banca, o utilizzano le linee di credito già in essere per versare il dovuto all’erario. Alle volte, anche costringendosi a chiudere.

Tre imprese su 5 delle associate a Unimpresa, da una indagine condotta dall’associazione tra i suoi 130 mila iscritti, hanno dichiarato di essere ricorse al credito bancario per pagare le tasse. Un dato che si traduce nel 63% delle pmi.

Per Unimpresa la corsa al finanziamento è stata determinata dall’Imu sopratutto per quanto riguarda i conti del saldo in molti casi di gran lunga più oneroso dell’acconto. «Le richieste di finanziamento ci sono state», spiega a ItaliaOggi il segretario generale di Unimpresa Sergio Battaglia, «e addirittura ci sono stati casi di imprese che dopo aver scelto di pagare le tasse hanno chiuso l’attività per aver esaurito il credito a disposizione.»

Ed è l’imposta versata sui capannoni e gli immobili industriali quella ad aver pesato di più. In linea con i dati a consuntivo resi noti dal dipartimento delle finanze (si veda ItaliaOggi del 13/2/2013) anche Unimpresa evidenzia che i più colpiti sono operatori turistici (alberghi), le piccole industrie (capannoni), e la grande distribuzione (supermercati).

«Per saldare l’imposta sugli immobili sono stati chiesti finanziamenti per 4 miliardi», calcola Unimpresa. Per l’associazione è il segnale di uno degli ultimi risvolti della crisi finanziaria internazionale e della recessione economica, a cui si è aggiunto, un inasprimento della pressione fiscale.

Oltre 81.900 pmi associate a Unimpresa, dunque, hanno chiesto soldi alle banche, lo scorso anno, per rispettare le scadenze tributarie. Le rilevazioni sono state effettuate a partire dall’inizio del 2013, attraverso le 60 sedi di Unimpresa sparse su tutto il territorio nazionale.

Oltre all’Imu, è l’Irap l’altra tassa che mette in difficoltà gli imprenditori italiani, tenuto conto che l’imposta regionale sulle attività produttive si paga anche quando i bilanci sono in perdite dunque in assenza di utili. Quanto all’Imu, evidenzia Unimpresa in una nota: «incrociando i risultati del sondaggio del Centro studi Unimpresa con i dati del dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia, secondo cui l’Imu 2012 relativa alle imprese è stata pari a 6,3 miliardi di euro, si può sostenere che per effettuare i versamenti sono stati contratti nuovi prestiti per quasi 4 miliardi di euro (3,96 mld)».

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da ItaliaOggi – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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