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Immobiliare: anche nella crisi Covid-19 la casa è un bene rifugio

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Se la pandemia da Coronavirus sta mettendo in ginocchio l’economia, rimane bene rifugio per eccellenza la casa. Così emerge da un sondaggio condotto da Immobiliare.it su un campione di oltre 18.000 utenti alla ricerca di un immobile in vendita secondo cui meno di una persona su tre (31,2%) sta pensando di rimandare l’acquisto.

Il 30,1% degli intervistati si dice preoccupato ma non per questo ha intenzione di accantonare l’idea di comprare casa (30,1%) e poi c’è chi, invece, si sente più ottimista nella ricerca (22,7%).  Infine per il 16%, questa situazione non sta avendo alcuna influenza sulla sua decisione di acquistare un immobile.

Nessuna differenza di età tra chi sta pensando di posticipare tutto a tempi migliori, visto che la quota di la pensa in questo modo è molto simile fra gli under 50 e gli over 50 (rispettivamente 30,7% e 32,3%).

A far emergere differenze è la finalità d’acquisto: tra chi si è fatto maggiormente intimorire dalla pandemia vi è e chi sta cercando casa da comprare ai propri figli, con il 37,2% di questa fetta di campione che sta pensando di rimandare. La percentuale scende al 33,9% fra chi sta cercando come investimento personale e tocca il picco più basso del 28,7% fra gli utenti in cerca della prima casa, la fascia che sembra rimanere in ogni caso più ferma nella sua volontà di acquistare.

Perchè si sta rimandando l’acquisto di casa

Ma perché si sta pensando di rimandare l’acquisto di casa? In primis per i timori più ricorrenti tra cui la paura che scoppi nel breve una grave crisi economica in cui non ci si potrà permettere di indebitarsi con l’acquisto di una casa (59,3%).
Il 20,7% di chi sta pensando di rimandare, lo farebbe con la convinzione che la pandemia porterà a un calo dei prezzi, per cui potrebbe valere la pena aspettare di trovare offerte migliori sul mercato. Il 10,4% valuta l’idea di posticipare la ricerca per il timore di perdere il lavoro a seguito del lockdown. Infine, il 9,7% degli utenti potrebbe rimandare la ricerca perché non ha più fiducia nella possibilità che le banche gli concedano un mutuo.

Infine il sondaggio si sofferma sulle aspettative per quello che succederà all’economia italiana quest’anno a seguito della pandemia. Secondo il 58,5% infatti l’emergenza sanitaria porterà nel breve a una recessione, iI 18% dei rispondenti appare poco meno catastrofista, prevedendo comunque delle perdite economiche, ma contenute.
Per il 4,3% è possibile che dopo il lockdown l’economia italiana cresca, seppur di poco, mentre è più alta (7,1%) la percentuale di chi prevede addirittura un boom economico dopo la riapertura di tutte le attività.