Economia

Il ritorno delle IPO: dopo Lyft è la volta di Londra. Analista invita alla cautela

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Il primo trimestre del 2019 è stato il più tranquillo da otto anni a questa parte per le IPO a Londra. Ma questa settimana è atteso un test molto importante per il mercato europeo con la società di pagamenti Network International che sbarcherà alla borsa di Londra registrando la più grande offerta pubblica iniziale dell’anno. A seguire Stadler Rail, il costruttore ferroviario svizzero sarà quotato sul mercato di Zurigo, un IPO che servirà a rafforzare la posizione concorrenziale del gruppo e a sostenerne lo sviluppo futuro.

Il mercato delle quotazioni ha già avuto inizio negli Stati Uniti, con Lyft dei giorni scorsi, un test importante per il mondo della GigEconomy, visto che si è trattata della quotazione più grande dopo quella di Snap del 2017. Inizialmente Lyft ha fissato una fascia di prezzo per la sua IPO da 62 a 68 dollari per azione, per poi alzare l’asticella da 70 a  72 dollari.

La rivale di Uber si è preparata all’IPO generando  grandi ricavi, ha anche le maggiori perdite nette e oggi viaggia in calo di circa il 12%. Un debutto visto da più parti come un importante un primo test sull’appetito di Wall Street per le startup tecnologiche in vista delle Ipo previste quest’anno su Pinterest, Airbnb e ovviamente Uber.

E l’analista di Mayflower Advisors, Larry Glazer, alla Cnbc ha lanciato l’allarme sulle Ipo tech; un’offerta enorme che potrebbe travolgere il mercato. Secondo l’analista il tempo per queste IPO non è dei migliori visto che arrivano tutte in una volta a Wall Street mentre i guadagni rallentano-

“La tecnologia era il ritardatario nel quarto trimestre. “Ora è leader”.