(Teleborsa) – I futures sugli indici statunitensi si confermano positivi, anche se sotto i livelli migliori, dopo la raffica di dati macroeconomici da poco diffusi. Il derivato sull’S&P500 mantiene un guadagno dello 0,31% a 1.094 punti, quello sul Nasdaq dello 0,22% a quota 1.855. Anche questa tornata di statistiche non si è dimostrata all’altezza delle aspettative, eccezion fatta per le richieste di sussidi alla disoccupazione risultate in calo oltre le attese. I prezzi alla produzione sono invece diminuiti più di quanto stimato alimentando ulteriormente le voci che vedono l’economia a stelle e strisce in fase di deflazione. A precipizio l’indice Empire State di luglio, pur mantenendosi per per il dodicesimo mese consecutivo sopra lo zero. A seguire arriveranno altri indicatori: quello sulla produzione industriale (15.15) e il Philly Fed (16.00). L’intonazione positiva dei futures rispecchia più che altro l’ottimismo per una stagione delle trimestrali iniziata lunedì e che finora, almeno tra le “big”, ha riservato molte belle sorprese. Sembra relegato in secondo piano anche l’orientamento assai più cauto emerso nell’ultima riunione della Federal Reserve, come pubblicato nei minutes del Fomc ieri sera.
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