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Goldman Sachs ottimista su Wall Street: per l’S&P 500 il peggio è alle spalle

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Per i mercati azionario statunitense il peggio è alle spalle. Ne è convinto il team di analisti di Goldman Sachs, guidato da David Kostin, che in una nota ai clienti avvertono di aver abbandonato lo scenario peggiore, sposato solo qualche settimana fa:

“Una flessione dello S&P500 nel breve termine a quota 2000 ci appare improbabile. Il nostro target di fine anno rimane 3000 (circa + 7% di potenziale di rialzo) “

L’ottimismo degli esperti prende le mosse da un mix di fattori.

“La combinazione di un supporto politico senza precedenti e un’appiattimento della curva virale hanno ridotto drasticamente il rischio di ribasso per l’economia e i mercati finanziari degli Stati Uniti e portato l’S & P 500 fuori dal mercato orso”, ha affermato Kostin.

Un elemento potrebbe neutralizzare queste previsioni, ovvero una nuova impennata dei contagi

“Se questo non avverrà è improbabile che il mercato azionario tocchi nuovi minimi”, ha affermato Kostin.

Normalmente il mercato azionario tende ad anticipare le notizie negative. Lo stesso è avvenuto a fine marzo, quando lo S&P 500 ha toccato i minimi: è successo il 23 marzo, quando il benchmark ha toccato 2.237 punti, ovvero qualche giorno prima la diffusione dei dati sull’impennata dei sussidi di disoccupazione settimanali (6,9 milioni).

Ieri, intanto, le vendite sono tornate a colpire la Borsa Usa per via di un mix sfavorevole di notizie arrivate sul fronte macro e dalle trimestrali. Dopo JPMorgan Chase e Wells Fargo, ieri hanno pubblicato i conti relativi al primo trimestre dell’anno anche Citigroup e Bank of America.

Le quattro banche hanno visto gli utili calare di oltre il 40% a causa degli accostamenti per attutire gli effetti della pandemia. Effetti che la Federal Reserve – nel rapporto Beige Book – ha detto che hanno provocato un’interruzione ‘netta e brusca’ dell’attività economica a marzo

Risultato finale: l’S&P 500 ha perso 62,70 punti, il 2,20%, a quota 2.783.36. Un valore che comunque rappresenta oltre il 20% sopra i valori minimi di marzo.