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Gli anti Renzi gettano le basi per spostare a sinistra il PD e trattare con il M5S

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LIVORNO (WSI) – Pippo Civati lancia da Livorno, con Nichi Vendola e Gianni Cuperlo, l’associazione “Possibile”. Parola che è stata il filo conduttore del Politicamp di Villa Corridi.

“Non ho fatto tutta questa sdrada per diventare un piccolo Fioroni – dice Civati dal palco – Questa associazione non è una corrente del Pd per avere assessorati, ma è nata per fare battaglia politica”. Insomma, un contenitore di “battaglie politiche comuni” per le diverse anime della sinistra, partendo da diritti civili, legalità, lavoro, ambiente.

La giornata. Il Politicamp di Pippo Civati al The Cage di villa Corridi a Livorno diventa la “casa” che ospita le figure di riferimento di quanti a sinistra, nel Pd e non solo, guardano con mille punti interrogativi alla politica del premier Matteo Renzi, a cominciare dall’ex candidato al congresso nazionale del Pd Gianni Cuperlo e da esponenti della fronda Pd come Corradino Mineo, accolto da un grande appaluso. È annunciato alla fine del dibattito un intervento di Civati con una sorpresa guardando a un’ipotesi di asse tra queste anime della sinistra. Lo dice chiaramente a margine lo stesso Vendola che parla di “possibile nascita di esperienze comuni a sinistra partendo dal semestre europeo, qui ci sono tanti insoddisfatti per l’andamento delle cose e per la leva del renzismo”.

Pienone al #politicamp #livorno @iltirreno pic.twitter.com/Y8W7e9vCBk
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È vero, dice Vendola, che Renzi ha preso il 40% alle europee ma è una percentuale che va contestualizzata, “anche Hollande in Francia ha visto poi lo schianto con l’ascesa di Le Pen e lo schiaffo all’austerity dell’Europa”. “Renzi non è apparaso come l’uomo dell’austerity ma è comunque il segretario di un partito che aveva fatto della difesa dell’austerity il proprio segno politico: la sinistra ora si deve occupare della realtà e la realtà sono poveri che aumentano, non c’è carosello pubblicitario che possa nasconderlo”.

#politicamp #livorno: per la sinistra, contro @renzi o per una sinistra diversa da Renzi? @iltirreno pic.twitter.com/WFOIrI9NmA
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A inizio mattinata Vendola traccia un asse possibile con il Pd della Leopolda rossa partendo dai diritti civili. Accanto a lui Cuperlo: “La sfida è non chiudersi in un unico orto”. Cuperlo invita a uscire dalla logica della contrapposizione interna: “Renzi oggi è pienamente legittimato, qui non si tratta di cercare rivincite, ma di consolidare quel 40%. Le anime della sinistra sono da sempre bravissime a dividersi, la sfida oggi è provare a unirle”.

Mineo al #politicamp #livorno: “c’è bisogno di sinistra, @renzi grande uomo politico ma gli manca anima di sinistra” pic.twitter.com/XtYmple4qB
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Non è in agenda nessuna fuoriuscita dal Pd: semmai c’è da cercare di dare al Pd un ancoraggio a sinistra. Lo ripete poi Cuperlo dal palco: “Dobbiamo decidere se fare surf, pensare a stare in equilibrio sull’onda del 40% oppure stare sulla barca e far parte dall’equipaggio per condizionare la rotta”. L’ex antagonista di Renzi dice chiaro e tondo che “sarebbe sbagliato andarcene. Dobbiamo sentirci parte dell’equipaggio” in nome della voglia di “cercare l’unità per una sinistra rinnovata”. Cuperlo, reduce dall’esperienza di Sinistradem campo aperto a Milano, lancia l’idea di un evento in autunno partendo da obiettivi comuni: “Alziamo lo sguardo, – conclude – il tempo delle divisioni è alle spalle, lavoriamo per l’unità”.

L’assist viene raccolto pochi minuti più tardi da Nichi Vendola: “Non vi dico: rompete o uscite, non faccio shopping. Dico – avverte il leader di Sel – che c’è una sinistra che non fa battere il cuore perché non offre speranza. Quella speranza che viene offerta a buon mercato da Renzi”. E che secondo lui, insieme alla vittoria alle europee, avrebbe “due ingredienti: 1) Renzi non è stato associato all’austerity; 2) si è costruita l’idea che l’aggressione grillina potesse conquistare il primato nel Paese”.

A giudizio di Vendola, nel M5S ci sono “cose interessanti, anche di sinistra”. Ma – rincara – “il duo Casaleggio-Grillo è inquietante”. Quindi l’apertura a “Pippo e Gianni: servono reti di sinistra, vorrei fare cose insieme a voi, c’è uno spazio per farle partendo da un’agenda di lotte”. “Con il diritto – conclude – di disturbare il manovratore italiano e anche europeo in questo semestre di presidenza italiana”.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Il Tirreno – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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