Economia

Giornata della Memoria 2021: cosa significa e le celebrazioni in Italia

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Si celebra oggi il Giorno della Memoria, la giornata in ricordo della Shoah e dei milioni di vittime di uno dei più grandi genocidi della storia. Il 27 gennaio del 1945, le truppe sovietiche abbattevano i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau rivelando al mondo intero per la prima volta l’orrore della follia nazista.

Giornata della Memoria: cosa significa

Le truppe sovietiche vi trovarono circa 7.000 sopravvissuti, insieme a corpi morti, abiti, scarpe, tonnellate di capelli, strumenti di tortura e di morte. Il 27 gennaio è la data scelta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per la “Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime della Shoah”, istituita il 1° novembre 2005 con la Risoluzione 60/7. La data della liberazione di Auschwitz è diventata così il Giorno della Memoria, una giornata per celebrare e ricordare gli orrori e fare in modo che non si ripetano mai più.

In Italia è stata una legge del 20 luglio 2000 ad istituire il 27 gennaio “Giorno della Memoria” al fine di ricordare la Shoah, ma anche le leggi razziali approvate sotto il fascismo, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, tutti gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte e tutti coloro che si opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

 Le celebrazioni in Italia

Tantissime le iniziative previste in tutta Italia per celebrare la Giornata della Memoria 2021 anche se, a causa della pandemia, molte verranno realizzate on line e sui social. Molte le attività di commemorazione previste dalle istituzioni, dalle comunità ebraiche e dall’Anpi, l’associazione dei partigiani italiani.

“La giornata della memoria non serve solo a commemorare quei milioni di esseri umani brutalmente uccisi senza nessuna pietà ormai quasi 80 anni fa – sostiene Giuseppe Conte – Serve a ricordare che ogni giorno esistono piccole, innumerevoli discriminazioni verso chi ci sembra dissimile da noi, discriminazioni che troppo spesso, purtroppo, passano inosservate nell’indifferenza”.

Per il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “È insegnamento universale che chi non conosce la storia sia condannato a ripeterla. Per quanto dure e difficili ci appaiano le attuali contingenze, mentre ci allontaniamo dalle miserie del secolo scorso e si esauriscono le testimonianze dirette di chi ne fu vittima, rimane di importanza essenziale rinnovare la memoria di ciò che è stato. E che non deve ripetersi.
Tale è lo spirito che anima le iniziative della Farnesina in questo giorno di solenne raccoglimento, di commozione e di pura umanità”.