(Teleborsa) – Chiusura in netto calo per le principali piazze del Vecchio Continente, poco aiutate nel pomeriggio da una Wall Street sempre più preoccupata dai continui segnali di debolezza dell’economia. I deludenti dati sulle vendite di case esistenti, crollate del 27,2% a livelli record, e il calo oltre le attese dell’indice Fed manifatturiero del distretto di Richmond non fanno che alimentare i timori per una possibile frenata dell’economia mondiale. A poco è servito l’ottimo dato del PIL tedesco, con la Germania che si conferma invece locomotiva d’Europa, dove i nuovi ordini all’industria nel mese di giugno sono saliti ben oltre le attese. Altra nota dolente è giunta dalle parole poco rassicuranti di un membro della Bank of England sulla possibilità di un double dip in Gran Bretagna. Il crollo dei listini USA coincide con una ripresa degli acquisti di euro a svantaggio del dollaro. La moneta unica si porta nel pomeriggio a 1,2681 usd dopo essersi spinta oltre gli 1,27 usd. Sempre più depresso il prezzo del petrolio con il Wti a 72,18 dollari al barile in attesa dei dati sulle scorte statunitensi di domani, viste in deciso aumento. Pesanti vendite su tutti i settori, in particolare quello delle costruzioni dopo l’allarme utili lanciato dalla società irlandese Crh e dal downgrade di BofA Merrill Lynch sulla francese Lafarge a underperform da neutral. Maglia nera a Parigi che incassa un calo dell’1,75% a 3,491 punti. Seguono Madrid -1,65% a 10.052, Amsterdam -1,62% a 313, Londra -1,51% a 5.155, Bruxelles -1,34% a 2.435, Zurigo -1,30% a 6.129 e Francoforte -1,26% a 5.935.
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