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Germania: Pil +2,3%, dipende meno da export (e da euro)

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ROMA (WSI) – La soliditĂ  economica della Germania è stata confermata nuovamente dai dati. Nel primo trimestre dell’anno, il Pil tedesco è salito +0,8%, come nelle stime rese note lo scorso 15 maggio. Su base annua, il rialzo è stato +2,3%.

Come riporta un articolo di Bloomberg, la crescita è stata alimentata esclusivamente dalla domanda interna +1,9% e dal boom degli investimenti (+7,4% da -0,4% del quarto trimestre del 2013): quelli nelle costruzioni +3,6%, quelli in macchinari +3,3%. Complessivamente la domanda domestica e’ aumenta dell’1,9%.

Le esportazioni, invece, hanno sottratto al Pil -0,9% di crescita, il che significa che l’economia tedesca è riuscita a crescere nonostante l’assenza del motore dell’export – altamente condizionato dall’euro – facendo leva sulle proprie forze.

“Ci troviamo in un Nuovo normale in Germania dove la domanda domestica è il nuovo elemento che sostiene la produzione economica, qualcosa che continueremo a vedere nei prossimi mesi e anni – ha commentato in un’intervista rilasciata a Bloomberg Christian Schulz, economista senior presso Berenberg Bank a Londra – Le esportazioni cresceranno, ma le importazioni probabilmente saliranno di piĂą”.

Dal dato emerge che le spese per consumi delle famiglie sono cresciute nel primo trimestre +0,7%, a fronte del +0,4% delle spese pubbliche. Investimenti in capitali +3,2%.
(in fase di scrittura)